A dicembre 2021 il Ministero della Transizione Ecologica ha preso un’importante decisione per la tutela dell’ambiente, stabilendo che entro il 2035 dovrà essere terminata la produzione delle auto con combustione interna, a partire da quelle alimentate a benzina e diesel.

Ieri il Parlamento Europeo ha votato in merito al divieto di mettere in vendita auto con propulsore endotermico dal 2035 e ha sancito l’approvazione del provvedimento con 339 voti a favore, 249 contrari e 24 astensioni.

Il Parlamento Europeo ha approvato lo stop alle auto benzina e diesel dal 2035

Lo stop alle auto benzina e diesel rappresenta un’importante decisione che come previsto ha suscitato, e susciterà, non poche polemiche per il suo impatto sul mondo automobilistico, in particolare sull’occupazione nell’intero settore.

Tra le altre critiche prevalgono le preoccupazioni per le eccellenze motoristiche italiane e per una possibile futura dipendenza del mercato delle auto dai Paesi come la Cina che in pratica detiene il monopolio delle batterie.

Sebbene il provvedimento debba ancora passare sotto gli occhi del Parlamento, della Commissione e del Consiglio, le decisioni intraprese difficilmente potranno essere modificate.

Nella stessa sessione di votazioni è stata invece bocciata la proposta ETS che prevede l’assegnazione di “crediti” per poter continuare a emettere CO2, poiché è stata ritenuta troppo permissiva dalla maggioranza dei votanti.

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Aggiornamento del 29/06/2022: la Commissione per l’Ambiente ha confermato lo stop

Anche l’Italia ha aderito all’accordo promosso dal Consiglio per l’Ambiente dell’Unione Europea e nello stesso accordo il Consiglio ha aperto agli e-fuel e ai biocarburanti in risposta alle richieste di Italia e Germania, due tra i Paesi più colpiti dalla transizione.

In quest’ottica è prevista una tappa intermedia di verifica nel 2026 per valutare se l’Italia sarà in linea con gli obiettivi di emissioni previsti dal Consiglio per l’Ambiente. Un elemento chiave di questo accordo è legato alla sostenibilità economica della transizione, oltre che a quella ambientale.

Inoltre è stato confermato l’emendamento “salva Motor Valley”, già approvato dal Parlamento europeo, con deroghe sulle emissioni di CO2 valide fino alla fine del 2035 per i costruttori che producono meno di 10.000 auto l’anno.

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