È una giornata storica per Ducati, che ha svelato tutti i dettagli tecnici del progetto MotoE. La prima Ducati elettrica si chiama V21L, un prototipo da pista che gareggerà nella FIM MotoE World Cup e che soprattutto riscrive la storia della Casa di Borgo Panigale. Con queste parole, il CEO di Ducati Claudio Domenicali ha commentato la presentazione:

Qualche settimana fa ho avuto la straordinaria possibilità di guidare la Ducati MotoE in pista e mi sono reso immediatamente conto di star vivendo un momento storico. Il mondo sta attraversando un periodo complesso e la sostenibilità ambientale è un elemento che tutti gli individui e tutte le aziende devono considerare una priorità se si vuole preservare il delicato equilibrio del pianeta. Come Ducati abbiamo colto questa necessità e siamo andati alla ricerca di una sfida che ci consentisse di contribuire all’obiettivo comune di riduzione delle emissioni di CO2 e al contempo di tenere fede al nostro DNA legato alle competizioni. Abbiamo accettato con determinazione di sviluppare la più performante moto elettrica da corsa che la tecnologia attuale renda possibile realizzare e di utilizzare questo progetto come un laboratorio in cui costruire il nostro futuro. 

L’entusiasmo è evidente, e pure giustificato considerando il particolare momento che sta vivendo l’intero settore, nel pieno di una transizione che tocca ormai tutti.

La prima moto elettrica di Ducati: i dettagli e le particolarità

Il risultato del lavoro dei progettisti di Ducati e Ducati Corse, del Centro Stile Ducati che ne ha curato il design, col reparto Corse che si è impegnato nel campo dell’elettronica e dei tanti sistemi di controllo e di gestione, dell’aerodinamica e dell’assemblaggio è Ducati MotoE. Una due ruote a batteria che pesa 225 kg (ben 12 in meno rispetto ai requisiti minimi imposti dalla società sportiva Dorna e FIM) e che vanta 150 cavalli (110 kW) e 140 Nm. 275 km/h la velocità massima raggiunta sul circuito di Mugello.

Numeri elevati, questi, a cui tuttavia bisogna aggiungere quelli relativi al pacco batteria, che pesa 110 kg e offre una capacità di 18 kWh, con 1.152 celle cilindriche di tipo 21700; la presa di ricarica è da 20 kW ed è integrata nel codone.

Molto particolare anche la soluzione implementata per il sistema di raffreddamento a liquido di questa prima Ducati elettrica, che Casa Borgo Panigale dichiara essere uno degli aspetti più avanzati e sofisticati. Si compone di un doppio circuito che va a rispondere alle esigenze termiche del pacco batteria e del gruppo composto da motore e inverter, e che elimina la necessità di attendere il raffreddamento delle batterie per iniziare il processo di ricarica, processo che necessita di 45 minuti per uno 0 – 80%.

Altri dettagli sulla V21L in questione li trovate nel Tech Talk qui sopra , un video appena pubblicato da Ducati in cui la Casa di Borgo Panigale spiega in dettaglio tutte le particolarità e le chicche della sua prima moto elettrica. Per il resto, vi suggeriamo di dare un’occhiata al comunicato stampa del progetto Ducati MotoE che trovate qui.

Ora l’appuntamento è in pista, visto che a partire dal 2023 questa prima Ducati elettrica gareggerà nella FIM MotoE World Cup, partner del brand bolognese che sarà fra l’altro fornitore unico con 18 moto in pista in ogni weekend di gara. L’obiettivo seguente per la Casa di Borgo Panigale è quello di sfruttare la partecipazione alla più importante competizione mondiale di moto elettriche per sperimentare nuove tecnologie, formare competenze inedite e studiare come realizzare, non appena la tecnologia lo permetterà, un veicolo elettrico Ducati che sia sportivo, leggero, emozionante e in grado di soddisfare tutti gli appassionati, in altre parole, una moto elettrica stradale.

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