Dal Garante della Privacy arriva un nuovo grattacapo per TikTok, che nelle scorse settimane ha informato i propri utenti che a partire dal 13 luglio 2022 le persone maggiorenni sarebbero state raggiunte da pubblicità “personalizzata”, ossia basata sulla profilazione dei comportamenti tenuti nella navigazione sulla popolare piattaforma social.

Ebbene, con un provvedimento di urgenza adottato il 7 luglio 2022 il Garante della Privacy ha avvertito TikTok che è illecito utilizzare dati personali archiviati nei dispositivi degli utenti per profilarli e inviare loro pubblicità personalizzata in assenza di un esplicito consenso.

Al fine di implementare il nuovo sistema di pubblicità personalizzata, TikTok ha modificato la sua privacy policy, in modo da prevedere come base giuridica per il trattamento dei dati non più il consenso degli utenti ma non meglio precisati “legittimi interessi” della piattaforma social e dei suoi partner.

Il Garante della Privacy ha quindi avviato immediatamente un’istruttoria sulla modifica della privacy policy, chiedendo alla piattaforma social informazioni.

Il Garante della Privacy mette in guardia TikTok

Tale istruttoria si è ora conclusa e il Garante della Privacy ha stabilito che il mutamento della base giuridica  risulta incompatibile con la Direttiva Europea 2002/58 (nota come direttiva “ePrivacy”) e con l’art. 122 del Codice in materia di protezione dei dati personali, norme che prevedono come base giuridica “per l’archiviazione di informazioni, o l’accesso a informazioni già archiviate, nell’apparecchiatura terminale di un abbonato o utente” esclusivamente il consenso degli interessati.

Inoltre il Garante della Privacy ha anche riscontrato un altro problema che riguarda la tutela degli utenti minorenni iscritti a TikTok: la piattaforma, infatti, ha dimostrato di avere difficoltà nell’accertare l’età minima per accesso e, pertanto, non è possibile escludere il rischio che la pubblicità “personalizzata” basata sul legittimo interesse raggiunga i giovanissimi, mostrando loro contenuti non appropriati.

Il Garante della Privacy ha pertanto avvertito formalmente TikTok, riservandosi la facoltà di adottare provvedimenti di urgenza nel caso in cui TikTok non recedesse dal proprio intento.

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