Chrome OS è universalmente noto per essere il sistema operativo con base Linux utilizzato da Google a bordo di tutti i Chromebook ed è ormai in circolazione da oltre un decennio, tuttavia di recente il colosso di Mountain View ha deciso di apportare un piccolo cambiamento al brand: adesso si chiama ChromeOS, senza spazio.

Nelle ultime settimane abbiamo aperto questo argomento per segnalarvi novità certamente di maggiore impatto sugli utenti finali, come Chrome OS Flex, che vuole donare una seconda vita a vecchi PC e mac, il miglioramento dell’integrazione dei Chromebook con altri dispositivi e l’adozione del sistema di colori dinamici del Material You.

Al confronto con queste novità, il cambiamento della denominazione ufficiale potrebbe dunque apparire insignificante, ma è invece degno di nota per le possibili implicazioni future.

Chrome OS diventa ChromeOS

Se la novità non è sfuggita agli occhi più attenti e Big G non si è scomodata a fare una comunicazione ufficiale, il rebranding è stato comunque confermato da James Croom, senior director of marketing di Google per ChromeOS, ai colleghi di The Verge.

Come potete vedere coi vostri occhi nello screenshot seguente, visitando la pagina chromeos.dev, si nota subito la nuova dicitura ChromeOS sia nell’intestazione che nella barra di navigazione (per la verità, si nota anche la “c” iniziale minuscola un po’ in stile Apple).

In ogni caso, si tratta ancora di un cambiamento poco diffuso, tant’è che basta visitare la pagina ufficiale del sistema operativo sul sito dei Chromebook per trovare ancora la vecchia denominazione “Chrome OS”. A detta del dirigente, il colosso di Mountain View è consapevole del lavoro ancora incompleto e sta lavorando per raggiungere un maggiore livello di coerenza; insomma, tra non molto la dicitura senza spazio dovrebbe subentrare a quella vecchia un po’ dappertutto.

Come si diceva in apertura, quest’operazione di rebranding è più interessante per le possibili implicazioni future: il prossimo passo potrebbe consistere nell’eliminazione dello spazio anche nel brand Wear OS, che diventerebbe “WearOS”; a seguire, “AndroidOS” sembra poco probabile, mentre “FuchsiaOS” appare tutt’altro che inverosimile. È bene precisare che allo stato attuale non ci sono indizi o conferme che vadano in questa direzione, dunque si tratta di una mera speculazione basata sull’esempio di ChromeOS, tuttavia è innegabile che un simile approccio à la Apple favorirebbe la chiarezza.

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