I dati dell’ultimo trimestre conclusosi lo scorso 30 giugno 2022 sono quelli che tutti si aspettavano: la crisi di Netflix non accenna a cessare. Le perdite stavolta sono sull’ordine del milione di abbonati, un calo storico che supera di slancio le perdite del primo trimestre 2022, che han fatto tremare il colosso dello streaming.
Non è infatti un mistero che Netflix si stia dando da fare per trovare delle alternative che limitino i danni e contribuiscano a far invertire la tendenza. Oltre alla lotta contro la condivisione degli account, di cui vi abbiamo parlato proprio ieri dei primi test, l’obiettivo della società è proporre un piano di abbonamento economico supportato dalla pubblicità, che arriverà prossimamente col supporto di Microsoft, e probabilmente con qualche limitazione, purtroppo.
Trimestre nero per Netflix, ma non tanto nero come da previsioni
Nel secondo trimestre del 2022, quello che si è concluso lo scorso giugno Netflix ha perso circa 970mila abbonati. Un calo storico, come dicevamo, ma non sui livelli di quanto previsto in precedenza.
Il colosso dello streaming temeva infatti di poter perdere addirittura il doppio, due milioni di utenti, un dettaglio che rende questi risultati parzialmente rincuoranti. Il merito è stato soprattutto degli utenti del mercato asiatico. E nonostante il milione di abbonati in meno Netflix ha dichiarato una crescita del 9% delle entrate.
Certo la crisi è evidente e i motivi per festeggiare non ci sono proprio, ma l’azienda si aspetta un terzo trimestre di ripresa, con un milione di utenti in più e con a supporto il piano economico con la pubblicità, di cui proprio nelle scorse ore sono emersi nuovi dettagli.
Sì al piano economico con la pubblicità, ma non avrà tutto
Come anticipato, l’abbonamento economico con la pubblicità è stato confermato da Netflix in varie occasioni ormai. Sarà per gli utenti un’alternativa più abbordabile che tuttavia dovrebbe arrivare con qualche limitazione, come riportato dai colleghi di TechCrunch.
Possiamo includere la stragrande maggioranza dei contenuti che gli utenti guardano su Netflix anche nel piano supportato dalla pubblicità. Ma ce ne sono alcuni che non è possibile comprendere. Se lo lanciassimo oggi, i membri del piano con la pubblicità potranno godere di un’ottima esperienza, ma cancelleremo alcuni contenuti extra, certamente non tutti; ma non pensiamo sia un ostacolo concreto per la formula stessa ha affermato Ted Sarandos, l’amministratore delegato di Netflix.
Insomma, l’idea per il momento pare sia quella di presentare un piano economico, con gli annunci pubblicitari e con alcuni contenuti in meno. Staremo a vedere quali e soprattutto se sarà una soluzione ben accetta.
Nel documento in cui Netflix ha condiviso i risultati del trimestre scorso, ha tuttavia confermato che il lancio di questa nuova formula d’abbonamento è previsto per i primi mesi del prossimo anno. Dunque, ne sapremo presto di più.
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