Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha espresso il proprio parere sulla sfida che stanno vivendo la sua azienda ed Apple nella costruzione del metaverso, sostenendo che si tratti di una vera e propria “competizione filosofica molto profonda”.

Il creatore di Facebook ha, inoltre, suggerito che i due colossi tecnologici sarebbero già pronti a scontrarsi nella vendita di dispositivi hardware per l’accesso alla realtà aumentata e alla realtà virtuale.

Metaverso: Meta contro Apple è una “competizione filosofica molto profonda”

Ormai da tempo è chiaro che per Meta la realizzazione del metaverso e la conseguente creazione di tutta una serie di nuove opportunità sia la priorità assoluta: il discorso è apparso evidente sin da quando Facebook è stata rinominata in Meta.

Grazie a un incontro coi dipendenti, svoltosi all’inizio di questo mese, alla presenza di un collega della testata The Verge, veniamo a conoscenza di quale sia il pensiero del CEO dell’azienda, ovvero Mark Zuckerberg, relativamente alla sfida con Apple per la creazione del metaverso.

Zuckerberg ha detto ai dipendenti che Meta è in gara con Apple per determinare “in quale direzione dovrebbe andare internet”, sottolineando che l’obiettivo dell’azienda è quello di porsi come alternativa più aperta ed economica rispetto al colosso di Cupertino, che, stando alle previsioni, dovrebbe annunciare il primo visore per la realtà aumentata entro la fine del 2022.

Il CEO ha espresso parole che sottolineano la seria rivalità tra la sua azienda ed Apple, affermando che quella in atto è una vera e propria competizione filosofica molto profonda e ribadendo che, per lui, è molto importante il concetto di interoperabilità nello sviluppo del metaverso:

Questa è una competizione di filosofie e di idee, in cui credono che facendo tutto da soli e integrandolo strettamente possano costruire una migliore esperienza per il consumatore. Noi crediamo che ci sia molto da fare nel perfezionamento, attraverso diverse aziende, e che questo potrebbe consentire l’esistenza di un ecosistema molto più ampio.”

Meta vede il metaverso come ecosistema aperto, al contrario di Apple

Recentemente, Meta ha contribuito a sostenere il Metaverse Open Standards Group con altri colossi come Microsoft ed Epic Games; l’idea è quella di stimolare la creazione di protocolli aperti che consentano alle persone di muoversi facilmente attraverso i mondi 3D immersivi del futuro e con i loro beni virtuali.

Apple non è entrata, almeno nella prima fase, a far parte di questo gruppo e Zuckerberg ha commentato ciò, in occasione dell’incontro coi dipendenti sopracitato, senza sorpresa, sottolineando che l’approccio del colosso di Cupertino per la creazione di hardware e software ha funzionato bene con l’iPhone, ad esempio, ma che per il metaverso “non è ancora possibile capire in anticipo se la scelta migliore sarà quella di un ecosistema aperto o quella di un ecosistema chiuso”.

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Hardware, servizi e non solo: la sfida tra le due realtà è destinata a durare

Dall’altro lato della barricata, quindi, troviamo Apple, rappresentata dal CEO Tim Cook che, a più riprese, ha mostrato interesse verso la realtà aumentata, vista un po’ come settore interessante per introdurre sul mercato dell’hardware dedicato, griffato dalla mela morsicata. Sappiamo tutti che Apple è quasi sempre riuscita nell’impresa di tenere lontana da occhi indiscreti i propri prodotti, specie quelli inediti, fino al momento del lancio; i segnali raccolti negli ultimi mesi, però, suggeriscono che, come anticipato, l’azienda californiana abbia in mente di presentare nell’imminente un visore per la realtà aumentata di fascia alta.

Anche Meta ha nei propri piani di lanciare entro la fine dell’anno un visore, nome in codice Project Cambria, e sta inoltre preparando il primo vero e proprio paio di occhiali per la realtà aumentata. Intanto, il prezzo dei visori Quest è stato aumentato di 100$ ma rimane comunque per lo più venduto senza che l’azienda ci guadagni.

Affinché i piani di Mark Zuckerberg possano spingersi al livello successivo, è tuttavia necessario che realtà virtuale e realtà aumentata decollino: a quel punto, il CEO di Meta proverà a posizionare la propria realtà allo stesso livello di come si pone Android nei confronti di iOS per quanto concerne i dispositivi mobili. A sottolineare questa idea c’è già in atto qualcosa che può essere riscontrata anche nel dualismo Android-iOS; Meta, infatti, consente di effettuare il sideload di app che non sono approvate dall’app store VR ufficiale dell’azienda (ovvero l’installazione di app provenienti da siti di terze parti), stessa cosa che consente Android ai propri utenti.

L’ultimo obiettivo di Zuckerberg, che esula però dai discorsi legati al metaverso, riguarda la volontà di sfuggire al controllo di Apple sui dispositivi mobili; il sottostare al colosso di Cupertino costringe Meta a registrare mancati introiti nell’ordine dei miliardi di dollari all’anno, a causa delle entrate pubblicitarie su iOS “bloccate” da uno strumento intrinseco del sistema operativo, che consente agli utenti di bloccare il tracciamento per la visualizzazione di annunci pubblicitari su app di terze parti.

La sfida tra le due realtà è già bella e iniziata: per sapere fino a quando durerà e fino a dove si spingerà, anche nella corsa al metaverso, non resta che attendere i prossimi sviluppi.

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