Non è la prima volta che vi parliamo della prima Rolls-Royce elettrica, la Spectre che già la scorsa primavera faceva parlar di sé nella prima sessione di test invernali, svoltisi nei pressi del Circolo Polare Artico. Sempre di test si tratta anche stavolta, ma a temperature ben più elevate dei -40°C di quell’occasione, quando l’obiettivo della lussuosissima Casa di Goodwood era proprio cercare di mettere in difficoltà quei primi prototipi della Spectre.

In effetti Rolls-Royce stessa, nel presentare questa seconda fase di test parla di prove in scenari più consoni alle strade che questa nuova auto elettrica percorrerà, quelle della Riviera Francese in questo caso, in Costa Azzurra per intenderci. L’obiettivo ultimo? Fare di tutto affinché sia garantito il massimo comfort, il massimo agio per chi siede davanti, ma soprattutto sul divano posteriore.

Rolls-Royce Spectre: la prova in Riviera per l’elettrica che punta al “comfort in alta definizione”

Questa seconda fase di test, per la Rolls-Royce Spectre dura 625mila chilometri e fa parte dei 2,5 milioni di chilometri di strada da percorrere, complessivamente, prima che l’auto venga effettivamente messa in commercio. La prima parte della prova si svolge nell’Autodromo di Miramas, nel dipartimento delle Bocche del Rodano in Provenza, un tempo circuito e ora sede di test; mentre la seconda fase interessa la campagna lì intorno.

La Casa la definisce come la Rolls-Royce più connessa e tecnologicamente avanzata di sempre, e ciò non meraviglia poi molto perché la tecnologia, si sa, va a braccetto col concetto di auto elettrica. Lei mira a offrire un “magic carpet ride” in high definition, che vuol dire garantire massimo agio a chi guida, e in special modo a chi siede dietro, un’esperienza che punta ad assicurare il non plus ultra della comodità, una docilità e una morbidezza che solo le Rolls sanno offrire. Parliamo di comfort, s’intende, un aspetto anch’esso che sì, necessita di tutti quei chilometri per garantire quei livelli tanto elevati di delicatezza nella risposta delle sospensioni e di tutto il resto.

Rolls-Royce comunica che per questo c’è tanta tecnologia, a partire da un sofisticato sistema elettronico di stabilizzazione del rollio che usa i dati del sistema Flagbearer dell’auto (che scansiona la strada davanti al veicolo) in combinazione col sistema di navigazione satellitare. Quando la strada è dritta il sistema disaccoppia le barre antirollio e permette a ciascuna ruota di agire in modo indipendente, fondamentale per ridurre le vibrazioni e le ondulazioni. In curva i componenti vengono di nuovo accoppiati e irrigidite le sospensioni; per assicurare la massima stabilità e controllo vengono monitorati oltre 18 sensori e parametri di guida affinché sia regolato di conseguenza il comportamento dell’auto e venga servita prevedibilità e controllo.

Gioca un ruolo di primo piano per questo anche l’architettura interamente in alluminio, la base di una carrozzeria che è la più rigida nella storia del marchio. Altro primato interno per la Rolls-Royce Spectre riguarda poi l’aerodinamica, con un coefficiente di resistenza di appena 0,25, un risultato senza precedenti nell’intero settore delle auto di lusso, secondo quanto dichiarato dalla Casa inglese.

Comunque, mancano ancora un milione di chilometri di test prima che gli ingegneri considerino completato il tutto. Il costruttore comunica che le consegne delle prime Rolls-Royce Spectre partiranno nel quarto trimestre del 2023, ma nell’attesa per saperne di più trovate qui il comunicato stampa relativo.

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