Meta ha rispettato la sua promessa di portare gli NFT su Facebook, risalente al passato 10 maggio. Dopo aver già concesso questa opportunità agli utenti di Instagram, l’azienda ha fatto la stessa cosa con il social che ha reso famoso Mark Zuckerberg, consentendo in pratica a coloro che hanno un profilo attivo di collegare i propri portafogli crittografici, condividendo di conseguenza anche le loro collezioni di token non fungibili.

Secondo alcuni osservatori la decisione rappresenta una risposta all’ennesimo fallimento nel settore del Metaverso, su cui l’azienda di Cupertino non ha lesinato sforzi (si parla di 10 miliardi investiti, sinora) con risultati però desolanti, quelli di Horizon Worlds, i quali hanno destato al minimo perplessità tra gli appassionati di realtà virtuale. Basta in effetti vedere le reazioni ironiche che hanno accompagnato la presentazione del nuovo gioco per gli utenti di Spagna e Francia da parte del fondatore di Facebook, per capire il senso di scoramento che potrebbe aver colto Zuckerberg nell’occasione. Soprattutto alla luce della ricaduta economica degli investimenti fatti, tali da pesare come un macigno sulle ultime relazioni trimestrali, con conseguente penalizzazione del titolo a Wall Street.

Se l’interpretazione in questione sembra abbastanza plausibile, occorre anche sottolineare che proprio il settore degli NFT continua ad attirare sguardi interessati, nonostante le voci di crisi che continuano a rincorrersi nel corso delle ultime settimane. Indiscrezioni le quali sembrano però fondate su una visione parziale, la quale non sembra tenere conto del fatto che le migliori collezioni riescono ancora a macinare cifre impressionanti.

Resta da capire quale possa essere il livello di coinvolgimento di Meta in un settore così particolare, ove i principali protagonisti sembrano preferire mercati specialistici. Pensare che Facebook e Instagram intendano specializzarsi in una nicchia di questo genere sembra per ora un’ipotesi azzardata.

Meta e gli NFT, una promessa onorata

Il messaggio comparso il 10 maggio sul blog aziendale era stato abbastanza esplicito: “Mentre continuiamo a distribuire oggetti da collezione digitali su Facebook e Instagram, abbiamo iniziato a offrire alle persone la possibilità di pubblicare oggetti da collezione digitali di loro proprietà sia su Facebook che su Instagram. Ciò consentirà alle persone di collegare i propri portafogli digitali a una delle due app per condividere i propri oggetti da collezione digitali su entrambe.”

Ora arriva la sospirata conferma di quella promessa, stavolta su Twitter, ove si ricorda che è possibile per tutti gli utenti interessati condividere oggetti da collezione digitale, collegando il proprio wallet personale non solo a Instagram, ma anche a Facebook.

Occorre anche ricordare che all’epoca l’azienda aveva affermato che l’opportunità sarebbe stata slegata dal versamento di eventuali commissioni, come è effettivamente avvenuto su Instagram. Anche se manca qualsiasi accenno alla questione nel caso di Facebook, sembra difficile che Meta possa optare per una differente politica nel caso del social network, senza provocare una rivolta.

Resta da capire ora se l’arrivo degli NFT su Facebook possa avere reale senso in un momento in cui questo mercato sembra premiare soltanto gli attori più grandi, che difficilmente privilegeranno Facebook e Instagram a piattaforme specializzate come OpenSea. Proprio per questo, sembra prendere corpo l’ipotesi che possa trattarsi di una semplice operazione di facciata, tesa a togliere pressione sui lavori relativi al Metaverso, ove le soddisfazioni per Mark Zuckerberg tardano ad arrivare. Lavori che intanto hanno dato come risultato l’arrivo dei nuovi account su Meta Horizon.

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