Alibaba è pronta a muovere la sua sfida ad Amazon e Zalando anche in Europa. Lo farà tramite la controllata Lazada, come spiegato dall’amministratore delegato James Dong a Bloomberg, aggiungendo che le modalità della sfida dipenderanno dalle condizioni macroeconomiche e di mercato. Secondo gli osservatori, la mossa dell’azienda è una diretta conseguenza delle difficoltà riscontrate in patria, tali da spingerla a cercare nuove occasioni di guadagno all’estero.

Lazada è considerata l’impresa di maggior successo all’estero di Alibaba negli ultimi tempi, ruolo condiviso con il sito web di occasioni AliExpress, il quale è riuscito a farsi notare soprattutto in Brasile. Per Lazada sembra invece arrivato il momento di puntare sul vecchio continente, spingendo ad un rinnovato impegno la casa madre, dopo il notevole rallentamento della sua strategia estera causato dalla concorrenza sempre più competitiva di Amazon e Sea Ltd., sostenuta da Tencent Holdings Ltd.

Occorre sottolineare come i risultati collezionati dall’azienda cinese fuori dai confini nazionali siano stati sinora abbastanza contrastanti. Prima di dare luogo alla sua IPO (Initial Public Offering), nel 2014, ha lanciato negli Stati Uniti 11 Main Inc., azienda con sede a San Mateo, in California, per poi vendere il sito di e-commerce poco dopo. Due anni dopo ha invece preso il controllo di Lazada, conquistando in tal modo una preziosa base nel sud-est asiatico.

Una strategia di acquisizioni e allargamento tesa a realizzare il proposito espresso dal suo fondatore Jack Ma, di diventare un vero e proprio gigante economico a disposizione di due miliardi di clienti. Un sogno infranto dalle conseguenze del Covid, da rapporti sempre più conflittuali con il governo di Pechino, dopo le critiche espresse da Ma nei confronti del sistema bancario cinese dominato dallo Stato, e da condizioni economiche sempre meno favorevoli.

A questa battuta d’arresto si è poi aggiunto l’improvviso divieto elevato dall’India nei confronti del suo gioco per cellulare più popolare. Uno stop il quale si è fatto sentire con molta forza, unendosi al venire meno dell’interesse degli investitori nei confronti dei titoli growth, quelli che presentano una quotazione decisamente e visibilmente più elevata rispetto agli utili prodotti, nel quadro della caduta del mercato azionario globale. La flessione nell’ordine del 70% del suo titolo ha spinto infine Sea a dichiarare l’intenzione di concentrare i suoi sforzi commerciali su Brasile, Taiwan e sud-est asiatico, tralasciando l’allargamento a nuovi mercati.

Gli obiettivi di Alibaba per Lazada

Una politica esattamente opposta a quella su cui ha continuato a battere Lazada, che ha proceduto all’acquisizione del provider di portafogli digitali indonesiano Dana, su cui ha deciso di investire in maniera massiccia, immettendovi un totale di 304,5 milioni di dollari. Aggiungendo a questa mossa la guida di un round di finanziamento per 750 milioni di ringgit (168 milioni di dollari) a favore di Tng Digital, la controllante della più grande società di digital wallet operante in Malesia, Touch ‘n Go.

Proprio l’Indonesia, e in particolare Giacarta, rivestono un ruolo chiave in questa strategia espansiva: nel Paese dovrebbero presto arrivare centinaia di nuove assunzioni, con l’espansione degli uffici già detenuti nella capitale, nel preciso intento di guidare la crescita in quello che è, al momento, il mercato più grande e importante del sud-est asiatico. L’obiettivo di Alibaba per Lazada va però ben oltre, se si considera che entro il 2030 l’azienda dovrebbe arrivare a servire più di 300 milioni di clienti, ovvero il doppio di quelli che detiene attualmente. Resta ora da capire quanti di essi saranno dislocati all’interno dei confini europei.

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