Con l’obiettivo di potenziare la supervisione di podcast e audiolibri generati da creatori indipendenti, Spotify sta acquisendo Kinzen, una startup specializzata nell’utilizzo dell’apprendimento automatico.
Kinzen ha lo scopo di aiutare la piattaforma ad analizzare i contenuti audio e portare all’attenzione dei moderatori in carne e ossa quelli che contengono disinformazione o altre violazioni delle politiche di Spotify.
Spotify combatte la disinformazione nei podcast e negli audiolibri caricati sulla piattaforma
Secondo quanto riportato sul sito di Kinzen, la sua tecnologia è in grado di analizzare il contenuto audio in diverse lingue e di utilizzare i dati di Internet e di personale esperto per capire se alcune affermazioni sono dannose, arrivando persino a individuare frasi apparentemente innocue che in realtà nascondono un significato più oscuro.
A dicembre Spotify ha affermato che nel 2021 sulla piattaforma sono stati aggiunti oltre un milione di podcast da creatori indipendenti, una mole di contenuti audio difficile da analizzare per intero nonostante gli sforzi della società, quindi contenuti che violano le sue politiche possono ancora sfuggire alla sua attenzione.
Il comunicato stampa di Spotify afferma che Kinzen è particolarmente adatto per podcast e formati audio poiché l’algoritmo sembra essere più efficace sulla ricerca di contenuti problematici analizzando le parole pronunciate.
In ogni caso Kinzen avrà il suo bel da fare dato che sulla piattaforma vengono aggiunti migliaia di podcast ogni giorno.
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