La Commissione Europea ha adottato una proposta legislativa tendente a trasformare in un vero e proprio standard il bonifico istantaneo. Grazie all’emendamento proposto tutti i cittadini e le imprese titolari di un conto bancario nell’UE e nei Paesi che compongono lo Spazio Economico Europeo (SEE) avranno l’opportunità di dare vita a pagamenti istantanei in euro convenienti, sicuri e in grado di non incontrare ostacoli in tutto il territorio interessato.

Se è vero che il bonifico istantaneo già è in vigore, occorre anche sottolineare come al tempo stesso sia uno strumento non molto utilizzato. Ancora all’inizio dell’anno appena il 10,97% delle transazioni tra IBAN all’interno dell’Unione Europea prevedeva il suo impiego. Il dato è stato diffuso dal Consiglio Europeo per i Pagamenti (European Payment Council – EPC) e fa riferimento agli ultimi quattro mesi del 2021.

A fungere da principale ostacolo in tal senso è la scarsa convenienza, in quanto quelli istantanei costano quasi sempre più dei bonifici ordinari. Il primo aspetto su cui intende agire la Commissione è proprio quello del costo, che vedrà un allineamento tra  i due dati considerato decisivo per facilitarne l’adozione.

La proposta della Commissione sul bonifico istantaneo

I bonifici istantanei sono uno strumento finanziario estremamente utile. Grazie ad essi le persone sono in grado di trasferire il proprio denaro in ogni momento della giornata in un arco temporale intorno ai dieci secondi. La loro velocità è quindi è molto più elevata rispetto ai bonifici tradizionali, i quali possono essere ricevuti dai fornitori di servizi di pagamento soltanto nel  corso dell’orario lavorativo, oltre ad arrivare sul conto del beneficiario al minimo entro il giorno lavorativo successivo, con una tempistica che in alcuni casi raggiunge i tre giorni.

Come è facilmente intuibile, i pagamenti istantanei rappresentano un vantaggio per i consumatori, soprattutto quando si tratta di effettuare il pagamento delle bollette  o si deve effettuare un pagamento collegato ad un’urgenza di carattere sanitario. Per le imprese possono invece comportare un miglioramento significativo dei flussi di cassa e comportare risparmi in termini di costi.

C’è poi un altro aspetto che ne consiglia l’impiego: sono in grado di liberare una imponente massa di denaro generalmente bloccato nel transito all’interno del sistema finanziario, il cosiddetto “fluttuante di pagamento”. Una quantità di denaro la quale può arrivare a 200 miliardi di euro in un arco giornaliero e che potrebbe invece essere utilizzato prima per il consumo o gli investimenti.

La proposta avanzata dalla Commissione Europea mira a modificare e aggiornare il regolamento risalente ormai al 2012 sul regolamento unico sui pagamenti in euro (SEPA) ed è articolato su quattro punti:

  1. occorre fare in modo di rendere i pagamenti istantanei in euro universalmente disponibili, in particolare obbligando i fornitori di servizi di pagamento dell’UE che già offrono bonifici in euro a rendere disponibile anche la loro versione istantanea entro un periodo definito;
  2. fare in modo che i bonifici istantanei in euro siano realmente convenienti, obbligando i fornitori di servizi di pagamento a garantire che il prezzo praticato per gli stessi non vada a superare quello che caratterizza i bonifici tradizionali e non istantanei;
  3. aumentare la fiducia nei pagamenti istantanei, imponendo ai fornitori la verifica della corrispondenza tra il numero di conto bancario (IBAN) e il nome del beneficiario fornito dal pagatore , nel preciso intento di avvisare il pagatore in caso di un sempre possibile errore nel caso in cui stia avvenendo una frode, prima che il pagamento sia effettuato;
  4. provvedere all’eliminazione delle frizioni nell’elaborazione dei pagamenti istantanei in euro preservando l’efficacia dello screening delle persone soggette a sanzioni dell’UE, adottando una procedura itale da consentire ai prestatori di servizi di pagamento di verificare quotidianamente i propri clienti per capire se siano sottoposti a sanzioni dell’UE, senza dover esaminare tutte le transazioni separatamente.

La proposta è rivolta in particolare a sostenere l’innovazione e la concorrenza all’interno del mercato dei pagamenti dell’UE, tenendo anche conto delle norme vigenti in materia di sanzioni e lotta alla criminalità finanziaria. Si propone inoltre di contribuire agli obiettivi che la Commissione ha già adottato in tema di digitalizzazione e autonomia strategica aperta. In particolare, l’iniziativa ha l’ambizione di muoversi all’interno della priorità rappresentata dalla realizzazione di un’economia in grado di rivelarsi un vero servizio per i consumatori e creare una zona attraente per gli investitori.

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La proposta della Commissione sul bonifico istantaneo non è una novità assoluta

Occorre sottolineare come la proposta avanzata dalla Commissione non rappresenti una novità assoluta. Già nel corso del 2020 era stata indicata una strategia dedicata ai pagamenti al dettaglio in cui si indicava appunto la necessità di favorire i bonifici istantanei, indicati come un tassello fondamentale per ottimizzare i processi in questione all’interno dell’eurozona.

Al momento, gli strumenti dedicati ai pagamenti di questo genere sono estremamente diversificati, tra un Paese e l’altro, dando vita ad una barriera che ostacola l’introduzione del bonifico istantaneo. Già il Regolamento del 2012 sull’Area Unica dei Pagamenti in Euro contiene però disposizioni generali per tutti i bonifici in euro (SEPA), aggiungendo disposizioni specifiche per i pagamenti istantanei in euro (SEPA). L’emendamento ora proposto prevede una serie di scadenze di attuazione graduali, che sono differenziate in modo da non provocare scossoni nella strada verso l’armonizzazione dei diversi regimi.

A margine dell’iniziativa sono anche arrivate le prime dichiarazioni dall’interno dell’UE. Il vicepresidente esecutivo per un’economia al servizio delle persone, Valdis Dombrovskis, ha voluto in particolare mettere l’accento sul fatto che i pagamenti istantanei stanno rapidamente diventando uno standard in molti Paesi. Proprio per questo motivo dovrebbero essere facilmente accessibili per tutti i cittadini dello Spazio Economico Europeo, permettendo all’area di mantenere il suo livello di competitività a livello globale e riuscire a sfruttare al massimo le opportunità di innovazione collegate all’era digitale. Secondo Dombrovskis i guadagni dell’iniziativa saranno da un lato per i consumatori, in termini di maggiori possibilità di scelta e convenienza, dall’altro per le aziende, che potranno beneficiare da un migliore controllo del flusso di cassa e da costi operativi inferiori.

Mairead McGuinness, Commissaria per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l’Unione dei mercati dei capitali, ha invece dichiarato: “Il passaggio dai trasferimenti del “giorno successivo” ai trasferimenti di “dieci secondi” è sismico e paragonabile al passaggio dalla posta alla posta elettronica. Eppure oggi, quasi nove bonifici su dieci in euro vengono ancora elaborati come tradizionali bonifici “lenti”. Non vi è alcun motivo per cui molti cittadini e imprese nell’UE non siano in grado di inviare e ricevere denaro immediatamente, la tecnologia per fornire pagamenti istantanei è in vigore dal 2017. Questa funzione per inviare e ricevere denaro in pochi secondi è particolarmente importante in un momento in cui le bollette per famiglie e PMI aumentano e ogni centesimo conta. Questa iniziativa andrà a beneficio diretto dei cittadini e delle imprese dell’UE”.

Cos’è il bonifico istantaneo

Tecnicamente, il bonifico istantaneo viene chiamato SEPA Instant Credit Transfer (SCT Inst), ovvero Bonifico Istantaneo SEPA (Single Euro Payments Area) e viene utilizzato in un’area unica in cui le transazioni in euro sono eseguite secondo standard uniformi, la quale comprende 38 Paesi: i 26 dell’UE, inclusi quelli che non hanno adottato l’euro come moneta unica ma lo utilizzano nei pagamenti, i tre che aderiscono allo Spazio Economico Europeo (Islanda, Norvegia e Liechtenstein) e gli  otto extra UE che effettuano pagamenti in euro (Svizzera, Principato di Monaco, San Marino, Guernsay, Jersey, Isola di Man, Principato di Andorra e Città del Vaticano).

La sua introduzione nel novembre 2017, ad opera di EBA Clearing sas, l’azienda di infrastrutture di pagamento di proprietà delle principali banche europee, in collaborazione con il partner tecnologico SIA spa, società ICT italiana rientrante da quest’anno nell’orbita del Nexi Group, è stata agevolata dall’implementazione della piattaforma RT1, aperta a tutti i fornitori di servizi di pagamento che controllano l’account di online banking del cliente e hanno un contratto di servizio diretto con il titolare di conto corrente.

Per effettuare un bonifico istantaneo, che vale solo per l’area SEPA e ha un limite di importo, è necessario assicurarsi che il proprio fornitore di servizi di pagamento aderisca al servizio: in Italia, al 16 marzo 2022, sono oltre 280 quelli che lo fanno, secondo i dati rilasciati dall’European Payment Council. La somma che si intende inviare deve essere immediatamente disponibile e movimentabile, sia allo sportello che in modalità home banking. Di conseguenza occorre verificare preventivamente che sia presente interamente sul conto corrente. Nel caso opposto, occorre farsi identificare e versare i contanti allo sportello.

Il bonifico istantaneo non può inoltre essere revocato, se non nell’eventualità che si verifichino problemi tecnici (ipotesi peraltro rara), si tratti di un invio duplicato o sia in atto una frode informatica: in questi casi però il compito di bloccare il procedimento spetta sempre al fornitore di servizi di pagamento.

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