Fin dalla sua introduzione al pubblico, avvenuta poco più di un anno fa dal CEO Mark Zuckerberg, il metaverso si è rivelato un trend dominante nonché un concetto divisivo per l’opinione pubblica. I motivi sono da ricercare nei dubbi riguardanti la visione a lungo termine di Meta che punta a stravolgere lo status quo trasferendo il mondo lavorativo e sociale nel proprio universo virtuale. Un cambio di paradigma tecnologico e culturale nonchè un’enorme scommessa per l’azienda che continua, però, a essere in perdita mentre tenta di costruire la propria visione del futuro.
Ebbene, i dati del terzo trimestre di Meta confermano questo trend e deludono ancora una volta: un utile di 4,39 miliardi, il 52% in meno rispetto all’anno scorso, e la divisione Reality Labs che fa registrare perdite complessive per 9,4 miliardi negli ultimi nove mesi.
La sfida tra Apple e Meta si accende ancora di più dopo le parole di Greg Joswiak sul metaverso
Pessimismo e scetticismo aleggiano attorno al colosso fondato da Zuckerberg il quale, nelle ultime ore, ha dovuto incassare le critiche di alcuni tra i principali dirigenti delle aziende concorrenti intervistati nell’ambito della conferenza Tech Live organizzata dal Wall Street Journal.
L’evento più atteso è stato sicuramente quello che ha visto protagonisti Greg Joswiak, Senior Vice President of Worldwide Marketing di Apple, e Craig Federighi, Senior Vice President of Software Engineering di Apple, intervistati dalla giornalista Joanna Stern.
Stern è riuscita a spaziare tra vari argomenti: dalla questione USB-C e la legge del Parlamento Europeo, passando per le domande riguardo il visore AR/VR e la Apple Car (prevedibilmente dribblate dai due intervistati) fino ad arrivare alle loro opinioni sul metaverso. È qui che la giornalista ha chiesto a entrambi di completare la frase “Il metaverso è..” con Joswiak che ha prontamente risposto: “Una parola che non userò mai”. Risposta sottoscritta anche da Federighi il quale non ha potuto far altro che applaudire il collega così come parte del pubblico presente.
La risposta al vetriolo arriva in un clima di crescente tensione tra Apple e Meta che ha visto le due aziende scambiarsi frecciatine nel corso degli ultimi mesi. Apple è infatti responsabile per le gravi perdite registrate da Meta nelle entrate pubblicitarie (circa 10 miliardi) a causa del prompt di “richiesta tracciamento attività” introdotta lo scorso anno su iOS che consente agli utenti di bloccare il tracciamento per la visualizzazione di annunci pubblicitari su app di terze parti. Un sistema che rappresenta una fetta importante del business di Meta.
Interrogato sulla questione, in una lunga intervista rilasciata a The Verge, Zuckerberg ha confermato le perdite causate dalla nuova misura in materia di privacy di Apple mettendo però in dubbio l’altruismo di tale mossa sostenendo come l’intento primario sia stato quello di minare il core business di un’azienda concorrente.
Mark Zuckerberg says Apple’s privacy push is “not as altruistic as they claim” in an exclusive interview with The Verge’s @alexeheath. Watch more: https://t.co/YbHkoek9PP pic.twitter.com/t2kzZedIoi
— The Verge (@verge) October 11, 2022
In aggiunta, la diatriba si espande anche sul metaverso che Meta stessa vede come un ecosistema aperto in cui altri colossi della tecnologia possono creare mondi virtuali e protocolli aperti al fine di migliorarne le capacità. In tal senso è nato il Metaverse Open Standard Group a cui altri colossi come Microsoft ed Epic Games hanno aderito; fatta eccezione per Apple che punta, come accaduto nel corso della sua storia, a creare un proprio ecosistema chiuso.
Non solo Apple, anche gli altri colossi criticano il metaverso
Tra i dirigenti intervistati nel corso dell’evento WSJ Tech Live citiamo Phil Spencer, CEO della divisione gaming di Microsoft, il quale, interrogato sulla propria definizione di metaverso ha descritto la creazione di Zuckerberg come un “videogioco mal costruito”. Evan Spiegel, CEO di Snap, ha affermato come l’intento di Meta sia quello di far vivere le persone “dentro un computer” mentre il CEO di Disney, Bob Chapek, ha dichiarato che preferisce non usare la parola metaverso per via del suo significato ancora indefinito.
Dunque, in una situazione finanziaria tutt’altro che rosea, il crescente scetticismo dell’opinione pubblica e un colosso come Apple alle porte, Meta continua, imperterrita come il proprio fondatore, a puntare sul metaverso. Solo il tempo potrà dirci se si rivelerà una scommessa vincente.
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