Opel, brand del gruppo Stellantis, è in prima linea per lo sviluppo delle soluzioni elettriche con alimentazione a fuel cell che permettono di sfruttare l’idrogeno per arrivare ad una mobilità a zero emissioni in modo sostenibile. Il progetto annunciato lo scorso anno è entrato nel vivo in questa settimana con l’avvio della commercializzazione del Vivaro-e a idrogeno, veicolo commerciale leggero che il brand produce per le flotte di clienti “importanti” (il primo è l’azienda tedesca specializzata nel settore degli elettrodomestici Miele). Il futuro della mobilità elettrica a zero emissioni potrebbe essere legato a doppio filo anche a soluzioni come quella introdotta da Opel e, più in generale, dal gruppo Stellantis.
Opel punta sull’idrogeno per la decarbonizzazione del settore delle quattro ruote
Il nuovo Opel Vivaro-e HYDROGEN è entrato in produzione nello stabilimento di Rüsselsheim e, almeno inizialmente, viene prodotto “su commissione” per le grandi aziende che intendono azzerare le emissioni della propria flotta. Per il momento, Opel si rivolge ai mercati della Germania e della Francia con la soluzione ad idrogeno per veicoli commerciali leggeri. In futuro, però, potrebbero esserci obiettivi molto più ambiziosi.
Germania e Francia hanno avviato importanti aggiornamenti (per oltre 9 miliardi di euro) per sviluppare le infrastrutture necessarie per supportare i veicoli a idrogeno. In Germania, in particolare, l’attenzione per la mobilità “a idrogeno” è già molto alta. Nel Paese ci sono diverse centinaia di stazioni di rifornimento (in Italia, invece, è presente un’unica stazione, nell’area di Bolzano).
I veicoli ad idrogeno, come il nuovo Opel Vivaro, sono dotato di un motore elettrico che viene alimentato da un’unità fuel cell in grado di produrre energia elettrica tramite una reazione elettro-chimica che coinvolge l’idrogeno, presente all’interno di un apposito serbatoio.
La reazione in questione avviene grazie all’utilizzo di un catalizzatore in platino che accelera il processo chimico, incrementando la produzione di energia elettrica legata alla scissione dell’idrogeno in protoni ed elettroni. Questa reazione produce, quindi, una corrente elettrica che può alimentare direttamente il motore oppure può essere “conservata” in una batteria agli ioni di litio analoga a quella installata sui veicoli elettrici.
L’intero processo è completamente a zero emissioni se l’idrogeno viene prodotto utilizzando esclusivamente fonti rinnovabili. Di conseguenza, puntare su veicoli ad idrogeno permette di rendere a zero emissioni la mobilità, al pari di quanto avviene con le già diffusissime auto elettriche.
La soluzione proposta da Opel
Il sistema a idrogeno proposto da Opel per il suo Vivaro-e HYDROGEN è costituito da un motore elettrico da 100 kW che viene collegato ad una pila a combustibile da 48 kW e ad una bombola da 4,4 chilogrammi di idrogeno in pressione a 700 bar. C’è anche una batteria agli ioni di litio da 10,5 kWh che può essere ricaricata tramite unna colonnina fino a 11 kW.
Si tratta, quindi, di un sistema ibrido plug-in completamente diverso alle soluzioni a cui siamo abituati per via dell’assenza del motore termico. In questo caso, infatti, è il sistema fuel cell che prende il posto del motore termico con la possibilità di alimentare il motore elettrico oppure di ricaricare la batteria.
Il veicolo commerciale di Opel, in questa configurazione, registra un’autonomia di 400 chilometri nel ciclo WLTP. L’autonomia complessiva è calcolata come somma dei 350 chilometri garantiti dal sistema a idrogeno e dei 50 chilometri offerti dalla batteria.
Rispetto ad una versione elettrica con caratteristiche analoghe, l’Opel Vivaro-e HYDROGEN presenta tempi di ricarica decisamente ridotti. Per un “pieno” di idrogeno, infatti, bastano 3 minuti. La realizzazione del sistema ibrido, però, comporta aspetti tecnici molto più delicati.
Il sistema a idrogeno, infatti, richiede molti più componenti rispetto ad un normale sistema elettrico e un’attenzione elevata in fase di progettazione per massimizzare l’efficienza. Si tratta, però, ugualmente di un’opzione validissima che potrà rappresentare una risorsa importante per l’azzeramento delle emissioni.
Per quanto riguarda la proposta di Opel, per il momento, non ci sono informazioni precise in merito ai costi (Opel dovrebbe offrire il suo Vivaro-e HYDROGEN in leasing alle aziende clienti). Per i clienti tedeschi, però, c’è la possibilità di accedere ad una serie di incentivi che abbattono il costo extra rispetto ad un’analoga variante benzina.
Al momento, inoltre, c’è da valutare anche la convenienza effettiva dell’idrogeno per quanto riguarda i costi di gestione. Un “pieno” comporta una spesa di oltre 50 euro (stando ai costi di rifornimento in Germania). Nel corso del prossimo futuro, con una crescente diffusione di veicoli a idrogeno, però, i costi potrebbero ridursi.
Leggi anche: Gli autobus a idrogeno made in Italy stanno per arrivare
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