Secondo un rapporto del New York Times, Amazon starebbe pianificando di licenziare circa 10.000 dipendenti a partire da questa settimana.

Si tratterebbe del più massiccio taglio di personale nella storia dell’azienda, pur rappresentando meno dell’1% della forza lavoro globale del colosso dell’e-commerce e il 3% dei suoi dipendenti aziendali.

Alla fine del 2019 Amazon contava 798.000 dipendenti, ma al 31 dicembre 2021 il libro paga è salito a 1,6 milioni di nominativi.

La stagione dello shopping natalizio è fondamentale per Amazon e solitamente coincide con nuove assunzioni per soddisfare la domanda, tuttavia Andy Jassy, ​​che  ha assunto la  carica di CEO nel luglio 2021, ha avviato un piano di riduzione dei costi per preservare la liquidità dell’azienda in modo da affrontare il rallentamento delle vendite e un’economia globale tutt’altro che favorevole.

Amazon sarebbe pronto a licenziare 10.000 dipendenti

Amazon ha già annunciato l’intenzione di congelare le assunzioni nell’ambito della sua attività di vendita al dettaglio e negli ultimi mesi la società ha chiuso vari servizi e tuttora sta chiudendo, cancellando o procrastinando la realizzazione di nuovi magazzini.

Amazon ha riportato utili deludenti del terzo trimestre che hanno spaventato gli investitori e fatto crollare le azioni di oltre il 13%, in più le azioni Amazon sono scese di circa il 41% quest’anno, il peggiore dal 2008.

Recentemente altri colossi tecnologici hanno operato licenziamenti di massa. La scorsa settimana Meta ha annunciato il licenziamento di 11.000 dipendenti e Twitter ha licenziato circa la metà dei dipendenti pochi giorni dopo che l’azienda è stata acquisita da Elon Musk.

Il New York Times ha affermato che il numero totale di licenziamenti dei dipendenti Amazon potrebbe cambiare.

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