Si chiama IRIS² la costellazione di satelliti dell’UE che consentirà di qui a qualche anno di beneficiare di un servizio di comunicazione satellitare sicuro e accessibile a tutti. Almeno questa è l’idea emersa negli scorsi giorni da un accordo provvisorio raggiunto dal Consiglio e dal Parlamento europei.
Un programma di connettività dell’Unione Europea, si tratta di questo, una soluzione che potremmo anche inquadrare come “alternativa a Starlink“, il noto servizio di comunicazione satellitare di Elon Musk che ha fatto parlar di sé di recente per il contributo che ha dato all’Ucraina, e per varie altre ragioni.
La costellazione di satelliti IRIS² per un servizio europeo di connettività satellitare
Cos’è IRIS²
Una comunicazione sicura e affidabile rappresenta una pietra miliare dell’autonomia strategica dell’UE. Il programma di connettività sicura creerà una costellazione multi orbitale composta da centinaia di satelliti, che coprirà il fabbisogno dell’UE relativo ai servizi di comunicazione sicuri, e rafforzerà la nostra posizione come uno dei principali attori nello spazio. Ma ancor più importante, porterà molti vantaggi ai cittadini e alla loro vita quotidiana.
Il ministro ceco dei Trasporti Martin Kupka ha commentato con queste parole il traguardo raggiunto la settimana scorsa da Consiglio e Parlamento UE. Per il momento parliamo di un accordo provvisorio relativo a un programma che stabilisce degli obiettivi che l’Unione Europea si è preposta: realizzare una costellazione di satelliti per consentire servizi di comunicazione sicuri.
Il nome relativo al progetto è IRIS², nome che sta per Infrastructure for Resilience, Interconnectivity and Security by Satellite, il termine programmato è rendere effettivamente funzionante il tutto entro il 2027.
Chi riguarda
Perché IRIS²? Alcune motivazioni sono già implicite nelle parole riportate poc’anzi. Ma in buona sostanza, l’idea dell’Unione Europea nasce da una volontà di limitare gli attacchi informatici, rendere più sicura e stabile la rete (scansando del tutto i rischi legati ai disastri naturali che possono logicamente limitarne il funzionamento) e quindi far sì che ci si possa basare su un’infrastruttura funzionante e controllata, che possa coprire il fabbisogno dell’UE, sia per gli enti governativi e per le istituzioni europee, ma anche per i privati.
È infatti proprio questo un nodo cruciale che rende il tutto più intrigante. Il programma mira a fornire servizi anche ai privati ed essendo legato alla Global Gateway Strategy dell’Unione Europea, vuole farsi accessibile anche al di fuori dei nostri confini: consentirà la fornitura di un accesso a Internet a prezzi accessibili ovunque in Europa e fornirà un servizio di connettività sicura su aree geografiche di interesse strategico come la regione artica e l’Africa.
Sul piatto ci sono 2,4 miliardi di euro, parte dei quali stanziati dal programma spaziale dell’UE, da Horizon Europe e dal NDICI (Neighbourhood Development and International Cooperation Instrument – Global Europe), programma che sarà attuato in collaborazione con l’ESA (l’Agenzia Spaziale Europe) e con l’industria spaziale europea.
Il prossimo passo da compiere in merito all’attuazione di IRIS² riguarda l’approvazione del Consiglio e del Parlamento europeo, accordo soggetto all’approvazione dei rappresentanti degli Stati membri, che anticipa il passaggio verso la vera e propria procedura di adozione.
In attesa di ulteriori nuove, questo è il comunicato stampa relativo con tutte le informazioni in proposito per approfondire.
In copertina un’immagine della soluzione di Apple per la connettività satellitare di iPhone 14
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