Anche in Italia è sbarcato Revolut Pro, il nuovo conto dedicato espressamente ai professionisti dalla app finanziaria che vanta oltre 20 milioni di clienti in ogni parte del globo. Grazie a questa nuova soluzione i liberi professionisti, i freelance e i lavoratori autonomi potranno vedere semplificata la gestione delle entrate, delle spese e dei pagamenti, garantendosi uno strumento non solo semplice ed efficiente, ma anche estremamente conveniente in termini di costi.

Il nuovo servizio Revolut Pro per i freelancer italiani cerca in buona sostanza di dare una risposta concreta e di qualità alla sempre più pronunciata flessibilità la quale caratterizza ormai il mercato del lavoro in Italia. Un mercato ove cresce in continuazione il numero di persone che scelgono di intraprendere un percorso slegato dal posto fisso, anche in considerazione di un dimagrimento di quelli disponibili, tanto da aver ormai raggiunto il ragguardevole numero di cinque milioni di interessati.

Un vero e proprio record a livello europeo, a fronte del quale è però da registrare il forte ritardo del settore bancario, troppo chiuso in se stesso per poter pensare al varo di servizi effettivamente utili per questa particolare platea. Una lacuna cui cerca ora di ovviare Revolut, dando luogo a servizi in grado di agevolare le esigenze sempre più complesse di questi lavoratori.

Revolut Pro: di cosa si tratta?

I classici conti retail non bastano più a soddisfare i lavoratori flessibili, in molti casi precari, i quali sono ormai una caratteristica del mercato del lavoro tricolore. Persone le quali non necessitano di un conto aziendale completo, oppure che non sono in grado di permettersene uno. Questa particolare platea di soggetti potrà trovare una adeguata risposta in Revolut Pro, finalmente lanciato in Italia.

Si tratta di un conto gratuito il quale non prevede quindi la corresponsione di canoni mensili e la presenza di requisiti in termini di deposito o saldo. Per creare il proprio account bastano un paio di minuti, facendo leva sull’app di Revolut, al termine dei quali l’interessato si ritrova a poter gestire una carta di debito con cashback pari all’1%. Proprio questa è la differenza di fondo con Revolut Business, un conto separato cui è possibile accedere esclusivamente tramite la dashboard.

L’apertura del conto è possibile a chi sia in grado di soddisfare i seguenti requisiti:

  • disporre di un conto Revolut personale;
  • essere una persona fisica e un libero professionista (quindi non un’azienda);
  • abbia intenzione di utilizzare il conto esclusivamente per scopi legati ad attività aziendali;
  • sia in grado di superare i controlli di onboarding.

Le regole in questione dovranno naturalmente essere seguite anche una volta aperto il conto, pena la chiusura dello stesso. Non è però possibile aprire o detenere un conto Revolut Pro nel caso in cui si svolga qualsiasi tipo di impresa o attività correlata a:

  • servizi di incontri ed escort;
  • pornografia;
  • armi;
  • commercio di metalli preziosi, pietre o arte;
  • gestione di una casa d’aste;
  • servizi di cashback;
  • prodotti chimici e affini;
  • sale giochi;
  • commercio in criptovaluta;
  • vendita di automobili usate;
  • opzioni binarie o gioco d’azzardo;
  • recupero crediti; oppure
  • negoziazione di garanzie di banche primarie, obbligazioni, lettere di credito o obbligazioni a medio termine.

A questa lista Revolut potrà poi aggiungere altri casi per i quali riterrà opportuno non concedere l’apertura del conto Pro.

Cosa si può fare con Revolut Pro

Grazie a Revolut Pro sarà anche possibile per gli utenti l’invio di bonifici o pagamenti istantanei presso altri conti dell’azienda o verso banche esterne. Senza avere un conto aziendale vero e proprio gli utenti saranno comunque in grado di dare vita ad una gestione dei propri fondi in maniera semplice e, soprattutto, sicura. Una gestione la quale, al tempo stesso, dovrà essere separata da quello personale. Se sarà possibile inviare denaro dal secondo al primo, una volta esaurito il denaro su Revolut Pro non sarà però possibile procedere ad altre operazioni senza prima averlo ricaricato, ovvero attingendo dal conto personale.

Il nuovo strumento consente al suo possessore di effettuare pagamenti multivaluta non solo con una carta fisica e virtuale, ma anche con Google Pay e Apple Pay, oltre ai trasferimenti di denaro. In considerazione del fatto che continua ad aumentare il numero delle aziende e dei consumatori che optano per pagamenti e carte digitali al posto del tradizionale contante, Revolut Pro consente ai professionisti di accettare in maniera pressoché istantanea i pagamenti effettuati sul web tramite l’utilizzazione di codici QR e link di pagamento, oltre a rendere possibile la generazione di fatture e il monitoraggio dei pagamenti.

I costi di Revolut Pro

Per quanto concerne i costi di Revolut Pro abbiamo già ricordato come l’apertura o la detenzione del conto non comportino alcuna spesa. Basta avere un conto personale per aprire gratuitamente Revolut Pro. L’unico costo previsto è quello relativo alle commissioni, le quali sono del tutto identiche a quelle solitamente applicate per l’utilizzo del conto personale, dipendendo in definitiva da quello che si detiene.

Nel caso in cui il proprio conto personale preveda commissioni pari ad un euro per l’invio di un pagamento, proprio quello sarà il costo di analoga operazione fatta con Revolut Pro. Occorre però sottolineare che tutte le transazioni sul conto Pro del cliente saranno conteggiate ai fini degli eventuali limiti previsti per quello personale. Per maggiori dettagli è comunque possibile consultare la pagina sulle tariffe che possono essere applicate ad un conto personale, in cui sono disponibili anche le commissioni applicabili in relazione all’uso del prodotto per l’elaborazione di pagamenti.

Il  discorso muta nel caso in cui il cliente decida di ordinare una carta Pro. Il costo della stessa e le eventuali spese di consegna saranno comunque mostrati nell’app prima che il cliente accetti di procedere al suo ordine. Al contempo, la carta Pro non viene calcolata per il limite carta del piano Personale.

Come funziona il cashback di Revolut Pro

Come ricordato in precedenza, l’utilizzo della carta Revolut Pro apre per gli utenti la possibilità di guadagnare con il cashback. In particolare, sarà possibile guadagnare l’1% su ogni transazione, sia in Italia che all’estero, con la parziale eccezione rappresentata dalle operazioni presso gli esercenti esclusi dalle transazioni e dalle transazioni effettuate con l’impiego di denaro contante.

Per quanto riguarda i pagamenti in contante, in questa categoria andranno a rientrare tutti gli acquisti che non rappresentino un vero e proprio acquisto di beni o servizi. Non sono quindi valide eventuali transazioni con carta per i fornitori di servizi di pagamento, gioco d’azzardo, carte regalo o di servizi per il cambio valuta, così come non possono rientrare nella categoria i trasferimenti di denaro, i servizi finanziari o di investimento e tutte le transazioni analoghe.

La carta Revolut Pro, inoltre, deve essere utilizzata esclusivamente per le spese aziendali. Nel caso in cui essa sia utilizzata per spese personali, l’azienda potrebbe decidere di stornare il cashback ricevuto e chiudere non solo il conto Pro, ma anche quello Retail. Ove Revolut decida di stornare il cashback il cliente, questi sarà anche costretto a restituire la somma interessata. Ove però non sia possibile l’integrale recupero dell’importo in oggetto, la somma sarà comunque dovuta all’azienda, la quale potrà di conseguenza procedere al recupero da una carta memorizzata oppure esercitare il proprio diritto di compensazione. Revolut avrà inoltre la piena facoltà di intraprendere azioni legali tese a recuperare l’importo dovuto e in questa evenienza il cliente potrà essere tenuto a risarcire a Revolut i “ragionevoli” costi sostenuti.

Il commento di Revolut a margine dell’iniziativa

A commentare la nuova iniziativa di Revolut è stata Maria Marti Garcia, Product Owner Revolut Pro: “L’aumento esplosivo di gig worker, artisti, blogger e simili, insieme a professioni autonome più tradizionali, tra cui insegnanti privati, fornitori di servizi e altro, ha generato ulteriore domanda da parte di coloro che lavorano sui propri progetti, di gestire entrate e spese”.

Una domanda la quale, con tutta evidenza, l’azienda ha deciso di non lasciar cadere nel vuoto, approntando uno strumento in grado di rivelarsi estremamente utile a chi intende assumere un controllo sempre più capillare sulle proprie finanze. Uno strumento il quale va ad aggiungersi ad un paniere di prodotti che ha già intercettato un vasto gradimento anche in Italia, ove è appena stato conseguito un risultato storico, quello rappresentato dal superamento del milione di sottoscrittori di un conto con Revolut.

Un traguardo che, però, non è considerato un punto di arrivo, bensì di partenza alla luce del commento rilasciato da Ignacio Zunzunegui, nuovo responsabile del mercato italiano e Head of Growth per il Sud Europa. Proprio lui, infatti, ha affermato che l’obiettivo dell’azienda è di conservare anche lungo lo stivale l’attuale ritmo di crescita. Ciò vorrebbe dire entrare presto nel territorio di caccia teso ad arrivare a quota due milioni.

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