Pavel Durov, CEO di Telegram, ha annunciato che l’app di messaggistica da lui diretta si avvia con decisione verso la crittografia. In particolare, la sua proposta in questo ambito dovrebbe condurre al varo di un wallet e un exchange di criptovalute.

L’annuncio di Durov è stato affidato a Twitter e non sembra lasciare eccessivi dubbi al proposito. Tra le motivazioni che sono state addotte per questo impegnativo passo il fatto che il settore dell’innovazione finanziaria si sia inesorabilmente concentrata in poche mani, soggetti i quali non hanno esitato ad abusare della loro posizione di forza. Il riferimento è chiaramente rivolto agli eventi catastrofici simboleggiati in particolare dal recente fallimento di FTX.

Secondo Durov, il modo migliore per tornare allo spirito originario delle criptovalute è da ravvisare proprio nella decentralizzazione e nella diffusione di wallet non custodial, ovvero di proprietà degli stessi utenti. Soluzioni che sarà proprio Telegram a offrire nell’immediato futuro, sulla falsariga di Fragment, una piattaforma di aste del tutto decentralizzata la quale si basa sulla blockchain di The Open Network, (TON).

Un riferimento il quale ha subito prodotto risultati sul mercato crypto, ove proprio il token TON sta in questo momento crescendo impetuosamente. Sospinto anche dal fatto che ormai da tempo girano voci sulla sua possibile integrazione da parte di Telegram. Da sottolineare come di TON si stia parlando ormai da giorni per l’annuncio fatto dai suoi investitori in relazione alla creazione di un fondo da 126 milioni di dollari destinato a supportare i progetti messi a repentaglio dal crollo di FTX. Un fondo molto simile a quello lanciato da Binance in risposta alle nuove difficoltà di un settore che non riesce a uscire da un ormai prolungato crypto winter.

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