Fin dalla sua nascita, Twitch si è dimostrata una delle piattaforme maggiormente in grado di esaltare le relazioni tra i content creator e il proprio pubblico divenendo, di conseguenza, uno dei luoghi digitali che ospita un numero sempre crescente di creatori di contenuti e relative community.

Come ogni piattaforma con una componente social, vi è inevitabilmente l’altro lato della medaglia che si è palesato soprattutto negli ultimi due anni – con il boom di utenti nel periodo del primo lockdown – nella forma dei raid d’odio: eventi saliti alla ribalta nell’ultimo anno in cui uno streamer fa “invadere” al proprio pubblico la trasmissione di un altro creator con l’unico scopo di generare odio mirato e molestie in chat.

Sebbene Twitch non sia mai stato con le mani in mano di fronte a eventi del genere, va anche sottolineato come non abbia mai adottato misure drastiche in merito, ricevendo, peraltro, critiche da parte dei creator a causa della lentezza di risposta alle richieste degli streamer non appartenenti all’élite della piattaforma. Ebbene, questa volta il sito viola sembra voler porre fine a fenomeni di questa entità con l’introduzione di un panic button in grado di rinforzare la sicurezza del canale: la Modalità Scudo.

L’obiettivo principale di questa nuova funzione è proteggere i creator tramite un mix di capacità completamente nuove e funzioni di sicurezza già esistenti.

Ecco come funziona la Modalità Scudo di Twitch

La Shield Mode (in italiano “Modalità Scudo”) consente allo streamer e ai suoi moderatori di scegliere molteplici impostazioni di sicurezza personalizzate in base alle proprie esigenze da attivare con la pressione di un pulsante in qualsiasi momento il creator senta il bisogno di salvaguardare sé stesso e la propria community.

Sarà possibile attivare la suddetta modalità praticamente da qualsiasi schermata del canale; che sia la Vista Moderatore, il Gestore Streaming o direttamente digitando in chat i comandi rapidi /shield e /shieldoff.

Tra i parametri di personalizzazione delle impostazioni di sicurezza troviamo la scelta delle modalità del canale (chat per soli follower o abbonati), i livelli di automod e le opzioni di verifica della chat del singolo utente.

Le nuove funzioni di sicurezza per proteggere i creator

Come anticipato, la Modalità Scudo, oltre a combinare le opzioni di sicurezza già esistenti, introduce due nuove funzionalità realizzate appositamente per la Shield Mode che si attivano automaticamente alla pressione del pulsante dedicato.

Ban in blocco degli utenti indesiderati

La prima novità annunciata da Twitch, offre la possibilità di impostare determinate parole o espressioni specifiche proibite e bannare in blocco gli utenti che le hanno utilizzate di recente nella chat. Una misura del genere sembra cucita su misura nella lotta ai raid d’odio i quali, nella maggior parte delle occasioni, sono caratterizzati dall’utilizzo di uno stesso termine o espressione da parte degli utenti “invasori”.

Come specificato nell’annuncio ufficiale, le parole bandite impostate dal creator verranno ripristinate a ogni sessione della Modalità Scudo e non influenzeranno la community del canale.

Nuova modalità “Nessun nuovo utente della chat”

La seconda nuova funzionalità di sicurezza introduce una modalità che impedisce agli utenti che partecipano per la prima volta a una trasmissione dello streamer di scrivere in chat. Questa modalità bloccherebbe i tentativi di molestie e odio mirato da parte di utenti che non hanno mai seguito i contenuti proposti dallo streamer né tantomeno fanno parte della community.

Come asserisce Twitch nel post dedicato sul proprio blog, la Modalità Scudo punta a essere il primo grande passo verso la realizzazione di una piattaforma in grado di ospitare community floride ed eterogenee in cui a farla da padrona sia la condivisione di passioni comuni in un ambiente digitale sicuro, che di questi tempi è merce rara.

Potrebbe interessati anche: Telegram guarda alle criptovalute: wallet ed exchange in arrivo, parola di Durov

I nostri contenuti da non perdere: