Torniamo a parlare di jailbreak, quella pratica il cui scopo è rimuovere le restrizioni software sui prodotti dotati di sistema operativo iOS, in modo da consentire all’utente di agire in maniera più profonda sui file di sistema, permettendo vari tipi di modifiche nonché il sideloading delle applicazioni (che presto potrebbe non necessitare più di questa pratica).

Nonostante per gli utenti Android, magari avvezzi al modding, possa sembrare senza senso voler operare in tal modo su un iPhone, sono diversi i fan della mela che provano interesse verso questa pratica, come dimostrato qualche mese fa da un altro team di sviluppatori impegnati in questo frangente. Ad ogni modo, nonostante le continue restrizioni imposte dal colosso di Cupertino, anche il jailbreak procede, e ora un nuovo team di sviluppatori annuncia uno strumento in grado di “bucare” sia iOS 15 che il nuovo iOS 16.

Il team palera1n rilascia uno strumento per il jailbreak compatibile con iOS 15 e iOS 16

Il lavoro dietro a strumenti del genere non è semplice, richiede non solo determinate conoscenze ma anche tanta pazienza e lavoro duro: il team di sviluppatori palerna1n ha annunciato il rilascio di un tool in grado di eseguire il jailbreak su alcuni dispositivi che montano iOS 15 e iOS 16.

L’exploit su cui si basa il tutto è noto come checkm8, scoperto nel 2019, ed è il motivo principale per cui solo alcuni dispositivi non recenti sono compatibili con questa procedura. Checkm8 è un cosiddetto exploit unpatchable, cioè non risolvibile in quanto scoperto nel bootrom dei chip Apple dall’A5 all’A11 Bionic; Apple potrebbe tranquillamente agire su altre parti del sistema per impedire l’utilizzo dell’exploit in questione, ma nulla può per risolverlo in maniera permanente sui dispositivi in questione.

Stando a quanto riportato dagli sviluppatori, lo strumento funziona con tutte le versioni da iOS 15 fino a iOS 16.2, ma non è chiaro al momento se sia funzionante anche con iOS 16.3; la lista dei dispositivi compatibili è la seguente:

  • iPhone 8 e 8 Plus
  • iPhone X
  • iPad 5
  • iPad 6
  • iPad 7
  • iPad Pro (1a e 2a generazione)

Il team sottolinea inoltre come tale strumento per il jailbreak sia attualmente ancora in fase sperimentale, nonché rivolto agli sviluppatori; inoltre per essere utilizzato necessita di un computer con macOS o Linux, non essendo al momento compatibile con Windows. Infine, giusto per farvi passare un po’ di voglia, sappiate che attualmente le modifiche apportabili ad iOS 16 sono parecchio limitate, ma potrebbero aumentare con l’avanzare del progetto, sempre che Apple non decida per l’ennesima volta di mettere i bastoni tra le ruote agli sviluppatori.

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