L’arrivo del nuovo anno porta con sé anche la riapertura degli Ecobonus, ovvero gli incentivi destinati a coloro i quali siano intenzionati a rivolgere la propria attenzione a modelli di auto e moto in grado di non impattare negativamente sull’ambiente. Chi intende approfittare di questa opportunità, in particolare, può farlo effettuando la prenotazione sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it a partire dalle ore 10 del prossimo 10 gennaio.
La stessa piattaforma è stata appositamente aggiornata dal gestore per garantire l’accoglimento delle nuove misure, rendendo quindi possibili le prenotazioni per tutti gli acquisti i quali saranno condotti a termine nel periodo che va dal 1° di gennaio al 31 dicembre 2023, salvo il possibile esaurimento delle risorse disponibili. Andiamo quindi a vedere nel dettaglio il provvedimento, partendo proprio dalla circolare emanata per l’occasione.
Indice:
I veicoli interessati dai nuovi incentivi
I 630 milioni di euro che compongono la disponibilità che è stata messa sul piatto dal governo nel preciso intento di agevolare l’acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e-L7e (motocicli e ciclomotori) e N1 e N2 (veicoli commerciali), sono previsti all’interno del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 6 aprile 2022 e della Legge di Bilancio 2021.
La ripartizione delle risorse è indicata nell’apposita circolare emessa dal Ministero dello Sviluppo Economico. Per quanto concerne l’acquisto di autoveicoli nuovi di fabbrica di categoria M1:
- 190 milioni sono destinati ai veicoli nuovi di fabbrica omologati in una classe che non sia inferiore a Euro 6 le cui emissioni siano comprese nella fascia tra 0 e 20 grammi di anidride carbonica per chilometro (elettrici) e il cui prezzo di listino sia pari o inferiore a 35mila euro, non comprensivo di IVA;
- 235 milioni a quelli nuovi di fabbrica i quali siano omologati in una classe non inferiore a Euro 6 con emissioni comprese nella fascia tra 21 e 60 grammi di anidride carbonica per chilometro (ibridi plug – in), con prezzo di listino pari o inferiore a 45mila euro, IVA esclusa;
- 150 milioni ai veicoli nuovi di fabbrica a loro volta omologati in una classe non inferiore a Euro 6, caratterizzati da emissioni confinate nella fascia tra 61 e 135 grammi di anidride carbonica per chilometro (a basse emissioni), il cui prezzo di listino si attesti a 35mila euro o sotto tale soglia.
Nel primo e nel secondo caso il 5% di tali importi sono riservati per gli acquisti che vengano effettuati da persone giuridiche intenzionate a destinare i veicoli interessati ad attività di car sharing commerciale o noleggio.
Nel caso dei motocicli e ciclomotori di categoria da L1e a L7e, la ripartizione delle risorse previste è invece la seguente:
- 5 milioni per i veicoli non elettrici nuovi di fabbrica;
- 35 milioni per i veicoli elettrici nuovi di fabbrica.
Infine, 15 milioni di euro sono riservati ai veicoli commerciali di categoria N1 e N2elettrici i quali siano caratterizzati da un’alimentazione esclusivamente elettrica.
I termini entro cui vanno presentate le prenotazioni
Come già ricordato in avvio, le prenotazioni per gli acquisti condotti nell’anno solare appena iniziato dovranno essere inserite sulla piattaforma predisposta per l’occasione a partire dalle 10:00 del prossimo 10 gennaio, con possibilità di accoglimento sino all’esaurimento delle risorse disponibili.
Per quanto riguarda la modulistica con cui dovranno essere presentate le dichiarazioni di cui sopra saranno a disposizione di tutti gli interessati sul sito istituzionale ecobonus.mise.gov.it e i vari moduli dovranno essere inseriti dal rivenditore nella piattaforma una volta che siano stati compilati, firmati e datati dall’acquirente.
In ognuno dei casi rientranti nella normativa, i venditori dovranno anche provvedere a dare conferma delle operazioni entro 180 giorni dalla data di apertura della prenotazione, come è del resto previsto dall’art. 6, comma 2, del DM 20 marzo 2019.
Occorre anche ricordare come sulle prenotazioni che saranno oggetto di inserimento nella piattaforma potranno essere effettuati i previsti controlli tesi a verificare la completezza e la regolarità della documentazione che viene fornita dai rivenditori. Ove siano accertate fruizioni non spettanti del contributo, siano esse totali o parziali, derivanti in particolare dal mancato rispetto delle condizioni indicate, saranno attivate le modalità tese alla revoca del bonus.
Leggi anche: In cerca di incentivi e bonus statali disponibili? È online il portale del MiSE
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