Da Mozilla sono appena arrivate delle importanti rassicurazioni per gli utenti di Firefox: l’adozione di Manifest V3 non renderà gli ad-blocker inservibili. Insomma, l’approccio che verrà adottato non sarà limitante quanto quello di Google con Chrome (che pure ha visto la posticipazione dell’abbandono definitivo delle estensioni Manifest V2).
Firefox sposa Manifest V3 senza abbandonare gli ad-blocker
Nei giorni scorsi, Mozilla ha rilasciato l’aggiornamento di Firefox alla versione 109, con il quale è stato implementato il nuovo sistema di estensioni già recepito da Google Chrome e causa di accesi dibattiti per via della limitazione dell’efficacia di alcuni ad-blocker. Mozilla ha pensato bene di rassicurare subito i propri utenti sottolineando che continuerà a consentire loro di accedere agli strumenti più efficaci di tutela della privacy (del resto, la Total Cookie Protection era stata una dimostrazione dell’impegno in tale direzione) e agli ad-blocker, il tutto senza perdere la cross-compatibility che permetterà agli sviluppatori di portare senza troppi sforzi i propri software da un browser all’altro.
Tutte queste spiegazioni sono state riunite in un post sul blog ufficiale dal titolo estremamente chiaro: “Ecco cosa sta succedendo nel mondo delle estensioni”. Mozilla parla dell’adozione di Manifest V3 al fine di semplificare la vita agli sviluppatori che creino estensioni sia per Chrome che per Firefox, ma non manca di sottolineare la differenza del proprio approccio da quello di Google su alcuni aspetti cruciali quali sicurezza e privacy. Lo stesso colosso di Mountain View aveva richiamato questi concetti quando nel 2021 aveva adottato Manifest V3 su Chrome, salvo poi introdurre dei cambiamenti che avevano limitato pesantemente il funzionamento e l’utilità di varie estensioni popolari. Senza voler entrare nel tecnico, l’implementazione di Manifest V3 fatta da Mozilla su Firefox salva una funzione che Google aveva rimosso e aggiunge altresì il supporto ad un più limitante rimpiazzo. In conseguenza di ciò, gli sviluppatori di content-blocker non dovrebbero incorrere nella necessità di creare delle nuove versioni delle proprie estensioni, mentre altri sviluppatori dovrebbero avere vita facile nel creare delle estensioni multi-piattaforma.
Naturalmente, come ogni medaglia ha il suo rovescio, anche l’approccio di Mozilla non è esente da effetti collaterali: il salvataggio della funzione rimossa da Google potrebbe portare con sé dei rischi maggiori sul piano della sicurezza. Insomma, starà poi agli utenti individuare l’approccio migliore sulla base delle proprie priorità.
Tra le altre novità di Firefox 109 riconducibili allo stesso tema non si può non segnalare un nuovo tasto dedicato alle estensioni che ne rende più immediata la gestione.
Per maggiori dettagli sulla nuova versione del browser web di Mozilla, vi rimandiamo al blog ufficiale.
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