Era il 2019 quando, per la prima volta, il colosso dello streaming musicale Spotify presentava una denuncia all’antitrust europeo contro Apple, da allora l’organismo preposto ha aperto un’inchiesta nei confronti del colosso di Cupertino, senza però riuscire a risolvere la diatriba; la denuncia della piattaforma di streaming musicale ha inoltre innescato ulteriori indagini, che hanno portato ad un’altra accusa da parte dell’UE nei confronti della mela. Ora, con una lettera congiunta, altre aziende si uniscono a Spotify, per chiedere un’azione rapida e decisiva.

Le pratiche di Apple violano il Digital Markets Act (DMA) secondo Spotify

Spotify accusa da tempo Apple di concorrenza sleale con Apple Music, il servizio dell’azienda di Cupertino infatti può offrire abbonamenti all’interno dell’applicazione senza dover incorrere nelle penalità a cui deve sottostare la concorrenza, ovvero il pagamento di una percentuale sulle entrate degli abbonamenti ad Apple.

A dicembre dello scorso anno la commissione incaricata ha raggiunto una conclusione preliminare, asserendo che Spotify aveva ragione e che probabilmente Apple stava violando le leggi europee sulla concorrenza, ma senza prendere una decisione definitiva.

Ora una nuova lettera, indirizzata alla vicepresidente esecutiva della Commissione Europea Margrethe Vestager, è stata firmata da diversi amministratori delegati e dirigenti di varie organizzazioni digitali che rappresentano l’editoria, lo streaming audio, il software Web, le comunicazioni e i mercati; tra questi Basecamp, Deezer, Proton, Schibsted, Spotify, European Publishers Council, France Digitale e News Media Europe.

Di seguito alcuni estratti della lettera in questione:

Per anni, Apple ha imposto restrizioni ingiuste alle nostre attività. Queste restrizioni ostacolano il nostro sviluppo e danneggiano i consumatori europei. Includono il collegamento dell’App Store al sistema di pagamento proprietario di Apple, con le sue commissioni eccessive per gli sviluppatori di app; la creazione di ostacoli artificiali che impediscono alle nostre imprese di comunicare liberamente con i nostri clienti; restrizioni all’accesso degli sviluppatori ai dati dei propri utenti; e modifiche capricciose a termini e condizioni. Apple beneficia di una posizione di monopolio sul suo ecosistema mobile ed estrae rendite esorbitanti dagli sviluppatori di app che non hanno altra scelta che rimanere sull’App Store per raggiungere i consumatori europei.

Vi scriviamo per chiedere un’azione rapida e decisa da parte della Commissione europea contro pratiche anticoncorrenziali e sleali da parte di alcuni guardiani digitali globali, e Apple in particolare.

È giunto il momento per un’azione urgente da parte dell’UE per porre fine ai comportamenti abusivi di Apple. L’UE ha l’opportunità di assumere un ruolo guida, ma deve agire in fretta poiché ogni giorno che passa è una perdita per l’innovazione e per il benessere dei consumatori europei.

Chiediamo pertanto una rapida decisione nel caso di concorrenza contro Apple per il suo comportamento illegale e anticoncorrenziale che coinvolge i servizi di streaming musicale.

In conclusione, con la lettera in questione Spotify auspica, con l’ausilio di altre voci interessate alla questione, di accelerare i tempi e spingere l’UE a prendere una decisione, agendo in maniera rapida e decisa nei confronti di Apple, accusata di violare il Digital Markets Act.

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