Audi la definisce la massima espressione tecnica e stilistica della famiglia di prototipi della serie sphere. Si tratta di una crossover coupé molto particolare, disegnata dall’Audi Design Studio di Malibu e che vedremo per primi noi fra qualche giorno per l’anteprima mondiale del 5 febbraio di Cortina d’Ampezzo.
Audi actisphere concept, così si chiama questo nuovo prototipo a batteria che, dalle immagini condivise è parecchio aggressivo e originale, sulla falsariga degli altri due esemplari presentati nel 2021 della medesima famiglia: Audi skysphere e la sportback grandsphere.
Ma al di là del design e delle poche informazioni emerse relative al powertrain, ci interessa perché porta a bordo un insieme di tecnologie avanguardistiche legate al sistema Audi Dimension e basate fortemente sul supporto della realtà virtuale. E allora, in attesa del debutto della prossima settimana, diamo un’occhiata alle particolarità più interessanti.
Le particolarità di Audi actisphere concept
La trazione quattro elettrica (integrale), il contrasto fra le linee dinamiche caratteristiche delle coupé e le forme muscolose abbinate all’altezza da terra da fuoristrada sono gli ingredienti principali cui hanno attinto i designer di Audi per questa actisphere concept.
Si tratta di un’avanguardistica crossover coupé che abbina l’eleganza di una Sportback, la praticità di un SUV e le doti fuoristradistiche di una 4×4 dura e pura.
Il Responsabile dell’Audi Design Studio Gael Buzyn la definisce così, un’auto concept elettrica che promette oltre 600 km di autonomia (la batteria è da 100 kWh e si ricarica in corrente continua fino a 270 kW) basata sulla piattaforma PPE, con 442 cavalli di potenza, con 720 Nm di coppia massima e assetto variabile di 80 mm, a tutto vantaggio della dinamicità e della versatilità che già s’intuisce dalle prime immagini.
Le dimensioni sono generose: è lunga quasi 5 metri (4,98 per la precisione), larga 2,07 e alta 1,60. I cerchi in lega sono da ben 22 pollici e calzano pneumatici off-road di serie, l’angolo di attacco è di 18,9 gradi mentre quello di uscita di 28,1. Fra le altre peculiarità, come non citare le portiere che si aprono a libro, o la firma luminosa dei gruppi ottici anteriori, affilati e ricalcati dal logo di Audi.
La tecnologia: a tutto virtuale
Ma l’aspetto che più ci interessa è rappresentato forse dalla tecnologia. Che Audi activesphere sia un concept votato alla guida autonoma lo si intuisce ad esempio da volante e pedaliera a scomparsa. L’altra stranezza riguarda poi l’assenza di schermi e di strumentazione, per una plancia praticamente priva di alcunché, bocchette per la ventilazione a parte. Bastano un paio di occhiali per la realtà virtuale.
Il trucco sta infatti nel nuovo sistema denominato Audi Dimension. Come avrete intuito quello che manca fisicamente lo si ritrova nel virtuale, per un’esperienza di mixed reality che apre a nuovi scenari piuttosto particolari. Si va oltre i classici visori VR grazie a display e superfici touch non percepibili a occhio nudo che pur rientrano nel campo visivo di chi guida.
In sostanza, gli strumenti, le informazioni e tutto il necessario compare solo quando serve perché è fruibile attraverso contenuti virtuali, elementi coi quali ci si interagisce tramite gesti vari, senza dunque la necessità di alcunché di fisico: né tasti, comandi o perfino schermi quindi.
L’altro aspetto che Audi tiene a sottolineare è come la gestione di qualsiasi comando diventi più logica e intuitiva: ad esempio i comandi del climatizzatore fluttuano in prossimità delle bocchette e il pannello per gestire il suono lo si trova sopra l’altoparlante. Per inciso, qualcosa del genere lo avevamo visto nelle scorse settimane con BMW i Vision Dee, se ricordate.
E se fin qui abbiamo soltanto toccato alcuni elementi relativi alle funzioni interne, è quando si va su strada (e fuori) che sta il bello. Basti pensare ad esempio alla topografia 3D che si va a sovrapporre virtualmente al paesaggio reale per mostrare informazioni relative alla navigazione. O agli avvisi di sicurezza su strada che diventano effettivamente percepibili dal conducente. Ma le potenzialità sono infinite.
E i passeggeri? Al posto degli occhiali Audi ha pensato a dei visori che permettono loro di accedere a dei contenuti personalizzati. Possono sì gestire la climatizzazione o la musica, ma la realtà virtuale fornisce altri contenuti anche d’intrattenimento e anche fuori dalla vettura.
Comunque, ne sapremo di più a breve visto che, come anticipato, l’anteprima mondiale di Audi activesphere concept è in programma per domenica 5 febbraio a Cortina d’Ampezzo.
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