Quasi tre settimane fa, dopo i nuovi MacBook Pro 14 e 16 e Mac mini M2, Apple presentava anche il nuovo HomePod di seconda generazione. Si tratta di un altoparlante intelligente che, a vederlo da fuori, sembra fin troppo simile al modello precedente annunciato nel 2018.

Le caratteristiche e le novità principali ve le avevamo già anticipate nell’articolo di presentazione dedicato, ma grazie a un video teardown (che lo mostra cioè da smontato) possiamo osservare meglio quali sono le differenze che nasconde questo nuovo modello rispetto al vecchio. E sì, dal punto di vista della componentistica Apple è stata più parca che in passato, anche se non è detto sia un male.

Cosa (non) c’è dentro Apple HomePod di seconda generazione

Il video in questione arriva dal canale YouTube Brandon Geekabit, dove troviamo un filmato in cui il nuovo Apple HomePod di seconda generazione viene smontato completamente, operazione che ci ha permesso di scovare le diverse novità apportate dalla Casa di Cupertino.

Se esteticamente potremmo facilmente confonderlo con la precedente generazione, escludendo il display posto sopra, dotato di un’area luminosa più grande nel nuovo modello e più simile al pannello presente su HomePod mini, dentro le differenze si fanno decisamente più significative.

Già il cavo di alimentazione qui rimovibile è una prima differenza sostanziale che agevola eventuali sostituzioni. Ma è smontando la parte superiore dell’altoparlante che si può accedere al grosso delle novità, parte che fra l’altro non era nemmeno separabile nel primo HomePod.

Rispetto a quest’ultimo, la seconda generazione dello smart speaker di Apple è dotata di un hardware più povero in termini di numeri: ci sono infatti 5 tweeter invece di 7 e 4 microfoni anziché 6. Se sia un bene o meno non lo sappiamo per ora, ma a giudicare dalle prove di recensori e utenti pubblicate finora pare garantisca un’esperienza in linea con la versione originale.

A bordo di HomePod (seconda generazione) ci sono poi anche i sensori di umidità e di temperatura e, in linea di massima, risulta molto più facile da smontare rispetto al predecessore anche se non necessariamente sia indice di semplici riparazioni fai da te. Comunque, vi lasciamo al video teardown in questione con tutti i dettagli.

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