Tra i vari giganti del settore tecnologico intenzionati a dire la propria nel campo dei veicoli a guida autonoma non poteva mancare Amazon: la compagnia di Bezos, attraverso la controllata Zoox, ha condotto i primi test su strade pubbliche del proprio robotaxi, individuando nei propri stessi dipendenti i candidati perfetti per il ruolo di primi passeggeri.

Amazon porta i dipendenti in ufficio con Zoox

Avete letto bene: i primi test su strade pubbliche del robotaxi di Zoox non si sono svolti a veicolo vuoto, bensì con dei passeggeri a bordo: lo scorso 11 febbraio, il veicolo senza guidatore umano ha percorso un tragitto di appena un miglio per passare da un edificio della compagnia ad un altro presso la sede centrale di Foster City, in California.

Il successo del test si tradurrà in qualcosa di più: l’azienda utilizzerà il robotaxi per offrire ai propri dipendenti un servizio di navetta gratuita e contestualmente raccoglierà feedback preziosi per continuare a sviluppare ed affinare la tecnologia.

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L’amministratore delegato di Zoox, Aicha Evans, ha commentato in questi termini il successo dell’iniziativa:

«Mettere il veicolo su una strada pubblica e riuscire a fargli rispettare tutti i requisiti richiesti per questo tipo di attività, inclusi quelli normativi, è un passo importante per noi e non lo avremmo compiuto se internamente non avessimo già preso in considerazione l’utilizzo commerciale dei nostri mezzi».

A questo proposito, comunque, in mancanza delle necessarie autorizzazioni governative, Evans non ha potuto sbilanciarsi sulle tempistiche del lancio commerciale vero e proprio di un servizio costruito attorno ai robotaxi di Zoox.

A beneficio di chi si fosse perso le “puntate precedenti”, ricordiamo che l’acquisizione di Zoox da parte di Amazon per 1,3 miliardi di dollari risale al 2020, che il robotaxi dell’azienda è stato concepito proprio come veicolo senza guidatore, pertanto non è un adattamento di un’auto già esistente: non presenta né volante né pedali, bensì quattro posti e una velocità limitata a 35 miglia orarie (circa 56 km/h); infine, Jesse Levinson, responsabile tecnologico dell’azienda, ha parlato di una crescita prudente che presto porterà Zoox a contare 2.500 dipendenti.

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Veicoli a guida autonoma: a che punto siamo

Le insidie tecniche e normative dei veicoli senza guidatore sono molteplici, per questo motivo lo sviluppo sta richiedendo molto più tempo di quello che l’entusiasmo iniziale sembrava suggerire, anzi ci sono persino dei giganti dell’automotive che hanno alzato bandiera bianca: risale allo scorso autunno la notizia che vede Volkswagen e Ford intenzionate a chiudere Argo AI, l’unità dedicata alla guida autonoma, per puntare piuttosto su assistenti alla guida sempre più sicuri ed avanzati.

Se su tutto questo sta pesando anche la difficile situazione economica globale, dall’altra parte non mancano dei nomi altrettanto importanti che intendono legare il proprio nome al futuro della guida autonoma: non solo General Motors con Cruise e Alphabet (Google) con Waymo, ma anche Tesla, che su queste tecnologie investe da anni e vuole lanciare anche un proprio robotaxi.

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