Da anni, ormai, si susseguono i bollettini relativi alle condizioni di salute di Internet Explorer, lo storico browser predefinito dei computer Windows messo sempre più da parte con l’arrivo di Microsoft Edge, suo successore designato.

Il processo di eliminazione dello storico browser ha vissuto molte fasi, culminando con l’avvio del rilascio di un nuovo aggiornamento per Edge che mette fine alle velleità di Internet Explorer, rispettando appieno le tempistiche preventivate lo scorso dicembre.

Internet Explorer ai titoli di coda: le fasi dell’agonia

Chiunque abbia usato un computer Windows negli ultimi 25 anni avrà usato, almeno una volta (anche solo come porta per scaricare un browser alternativo come Google Chrome o Firefox), Internet Explorer, lo storico browser predefinito per i PC Windows che Microsoft ha lanciato il 16 agosto 1995, ai tempi in cui il sistema operativo era Windows 95.

Da allora, il browser si è parecchio evoluto ma ha perso numerose battaglie nei confronti della concorrenza, capace di realizzare browser più rapidi e sicuri, nonostante non potessero contare sull’integrazione diretta all’interno di Windows.

Oltre a dovere resistere alla concorrenza proveniente dall’esterno, nel 2015 è arrivata la concorrenza interna con Microsoft Edge, nuovo browser basato sui motori EdgeHTML e Chakra di Microsoft, che viene incluso come browser predefinito all’interno di Windows 10.

Se da una parte Internet Explorer venne abbandonato a sé stesso, con l’ultima versione annunciata ufficialmente il 26 giugno 2013 assieme a Windows 8.1 Preview, dall’altra parte Edge è stato coccolato da mamma Microsoft, che nel 2019 lo ha riprogettato partendo da Chromium, un browser open source che utilizza i motori V8 e Blink ed è alla base di altri browser diffusi come Google Chrome e Opera Browser.

Eppure, Internet Explorer è rimasto ancora presente all’interno del sistema operativo a finestre più famoso del mondo (regolarmente in Windows 10) e alcuni mesi fa vi avevamo raccontato come poterlo utilizzare anche su Windows 11 con questo trucchetto (che ora non funziona più).

La morte di Internet Explorer è stata pre-annunciata da Microsoft, sul proprio blog ufficiale, in data 19 maggio 2021, con l’affermazione che “Il futuro di Internet Explorer su Windows 10 è su Microsoft Edge”. Il 15 giugno 2022, poi, l’app Internet Explorer 11 è stata ufficialmente ritirata e il supporto è stato terminato.

La penultima tappa di questa lunga agonia si è concretizzata a metà del mese di dicembre 2022: allora, Microsoft scelse la data della fine del browser, ovvero il giorno in cui questo sarebbe stato definitivamente disabilitato, e quella data era proprio il 14 febbraio 2023.

Un aggiornamento di Edge mette fine all’agonia

A dispetto di quanto dichiarato in un primo momento, ovvero che sarebbe stato rilasciato un aggiornamento di Windows per mettere fine alle velleità dello storico browser, la stessa Microsoft ha poi precisato che l’aggiornamento avrebbe coinvolto unicamente il browser Edge, e pare che nelle ultime ore sia effettivamente partito il rilascio di questo aggiornamento che verrà implementato contemporaneamente su tutti i dispositivi, sia su quelli consumer che su quelli aziendali e non sarà possibile annullare questa modifica.

A conferma di ciò, su un nostro computer risulta già impossibile eseguire Internet Explorer e anche provando a forzare l’esecuzione dello storico browser, viene aperto Edge in una particolare schermata che, già dallo scorso anno, annunciava l’imminente passaggio del testimone tra i due browser.

Con riferimento al trucchetto di cui vi parlavamo in precedenza, e a conferma dell’avvenuta disabilitazione, al percorso “Opzioni Internet -> Programmi -> Gestione componenti aggiuntivi” è presente un nuovo componente chiamato IEToEdge BHO, installato lo scorso 9 febbraio e non disattivabile dall’utente: questo è proprio il reindirizzamento da Internet Explorer a Microsoft Edge (e sul sito di Microsoft è presente una pagina dedicata a questo argomento).

Chissà come mai Microsoft abbia scelto proprio il giorno di San Valentino per mettere fine alla lunga agonia di Internet Explorer. Potrebbe suonare un po’ come una lunga relazione troncata proprio il giorno in cui si celebra l’amore, sintomo di cattiveria (o, più probabilmente, si tratta di una semplice coincidenza).

L’unica certezza è che Microsoft sta celebrando il funerale di Internet Explorer, dopo quasi 28 anni di carriera. È stato un piacere conoscerlo? Forse. Ci mancherà? Non credo.

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