Mancano molti mesi all’annuncio degli iPhone 15 di Apple, la famiglia di iPhone del 2023 che il colosso di Cupertino svelerà al mondo tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno di quest’anno.
Circa una settimana fa, sono trapelati in rete i render al CAD di iPhone 15 Pro, il prossimo top gamma della casa, che hanno confermato molti dettagli emersi in precedenza. Oggi la situazione si fa ancora più interessante perché trapelano anche i render al CAD del modello base iPhone 15: questi confermano la presenza della Dynamic Island e della porta USB Type-C su tutta la gamma.
Indice:
iPhone 15 si mostra nei render CAD
Dopo un iPhone 14 che non ha praticamente cambiato nulla rispetto al predecessore iPhone 13, quasi come fosse una scusa per creare un importante divario tra i modelli base e i modelli Pro della gamma, con l’iPhone 15 riprenderà il percorso di miglioramenti tangibili (rispetto ai predecessori diretti) anche per i modelli base.
Sin dai momenti immediatamente successivi al lancio dei top gamma 2022, abbiamo iniziato a sentire parlare dei modelli 2023, con indiscrezioni sempre più corpose che ora stanno sfociando anche in dettagli decisamente concreti, come i render CAD che forniscono un’idea di massima sull’aspetto degli smartphone.
Se una settimana fa era toccato all’iPhone 15 Pro, oggi tocca all’iPhone 15 base mostrarsi nei render CAD, realizzati dal noto concept designer Ian Zelbo e diffusi dai colleghi di 9to5Mac: come preannunciato dai rumor, lo smartphone dirà l’addio definitivo al notch, sostituito dalla Dynamic Island (che da quest’anno caratterizzerà l’intera gamma) ma, rispetto ai modelli Pro, non perderà i pulsanti fisici in favore di quelli allo stato solido.
Cosa apprendiamo dai render?
I render al CAD mostrano che iPhone 15 avrà un display da 6,2 pollici, leggermente più generoso rispetto a quello del modello base dello scorso anno. Allo stato attuale, tuttavia, non abbiamo idea della risoluzione e della frequenza di aggiornamento che potrà offrire questo pannello: per quanto concerne la risoluzione, è facile ipotizzare che Apple faccia in modo di ottenere i classici 460 ppi che caratterizzano i pannelli Super Retina; per quanto concerne la frequenza di aggiornamento, c’è una (flebile) speranza che si possa finalmente andare oltre ai 60 Hz offerti dai modelli base, ormai anacronistici.
Un altro cambiamento evidenziato dal CAD è la presenza della porta USB-C, qualcosa che molti utenti chiedevano da tempo ma che viene introdotta solo per volontà dei piani alti (leggasi Unione Europea).
Per il resto, il render del bordo inferiore mostra una disposizione dei fori per altoparlante e microfono invariata rispetto ai modelli 2022, mette in evidenza il fatto che non vi saranno “bombature” (a differenza dei modelli Pro) ma che il design del frame rimarrà quello già noto e ci dà l’idea di quanto sporgeranno i sensori fotografici dalla scocca.
Spostandoci al posteriore, iPhone 15 riproporrà la classica configurazione a doppia fotocamera (anche se dovrebbe ricevere il sensore principale da 48 megapixel che ha migliorato sensibilmente la qualità fotografica sui modelli Pro dello scorso anno).
Il comparto fotografico sembra sporgere, in blocco, leggermente di più rispetto ad iPhone 14. La terza fotocamera e il LiDAR rimarranno esclusiva dei modelli Pro.
Lo smartphone si mostra anche nelle prime foto dal vivo
Oltre a tutto il discorso legato ai CAD, il leaker Unknownz21 ha condiviso su Twitter, a suo dire, due immagini “dal vivo” di un modello di pre-produzione dell’iPhone 15.
La prima immagine mostra lo smartphone in pianta, confermando ulteriormente la presenza della Dynamic Island; la seconda immagine, invece, si concentra sul bordo inferiore dove campeggia la porta USB Type-C che prende il posto della vecchia Lightning, che andrà in pensione a causa delle leggi sulla porta di ricarica universale dell’Unione Europea (anche se, come sappiamo, sui modelli base sarà limitata a prestazioni da Lightning).
In generale, dalle immagini, sembra che rispetto alla gamma iPhone 14 non ci sarà uno stravolgimento nella parte del telaio; le novità estetiche, quindi, dovrebbero esaurirsi proprio alla Dynamic Island e all’isola che ospita il comparto fotografico posteriore, leggermente più sporgente dalla scocca (come evidenziato dai CAD e già sottolineato da alcuni precedenti rumor).
Cosa sappiamo finora su iPhone 15?
Grazie a ciò che abbiamo appreso dai render CAD, ai dettagli sulle memorie RAM diffusi un paio di giorni fa e a tutte le altre informazioni trapelate in precedenza, possiamo provare a riepilogare le specifiche di cui sarà dotato il modello d’ingresso della gamma iPhone 2023, ovvero iPhone 15.
- Display: Super Retina XDR OLED da 6,2” con Dynamic Island
- Materiali: vetro (anteriore e posteriore) e alluminio (frame laterale)
- SoC: Apple A16 Bionic (4 nm)
- Memoria RAM: 6 GB (LPDDR5)
- Spazio di archiviazione: 128, 256 o 512 GB
- Fotocamera posteriore: doppia con flash LED dual tone
- Sensore principale da 48 MP
- Sensore ultra-grandangolare da 12 MP
- Fotocamera anteriore: 12 MP + sensore TrueDepth
- Metodo di sblocco: Face ID
- Connettività: reti 5G, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.3, GPS, NFC
- Porta di ricarica: USB Type-C (standard USB 2.0, come la Lightning)
- Sistema operativo: iOS 17
Emergono nuovi dettagli sull’autonomia degli iPhone 15
Già da tempo appare scontato che i prossimi iPhone 15 sfrutteranno il SoC Apple A16 Bionic (ereditato dagli iPhone 14 Pro) e che i prossimi iPhone 15 Pro sfrutteranno l’inedito SoC Apple A17 Bionic a 3 nm, decisamente più efficiente (sulla carta) per via del migliore processo produttivo.
Sembra che un altro particolare potrà giocare a favore dell’efficientamento energetico dei prossimi iPhone, ovvero il driver del display OLED, contribuendo ad estendere (seppur di poco) l’autonomia degli smartphone.
Stando a quanto riportato dalla testata Economic Daily News, citando fonti della catena di approvvigionamento, gli iPhone 15 saranno dotati di un più efficiente chip che funga da tramite tra processore e display, gestendo al meglio il processo di accensione e spegnimento dei pixel.
Il nuovo chip, per cui Apple ha richiesto ai fornitori (LX Semicron e Samsung System LSI) di adeguare le linee di produzione, passerà dal processo produttivo a 40 nm al processo produttivo a 28 nm, molto più moderno ed efficiente. La testata taiwanese suggerisce infine che un’elevata domanda di chip a 28 nm, tuttavia, potrebbe finire col causare una carenza di chip prodotti con questo processo produttivo.
Come anticipato, mancano ancora oltre sei mesi al momento della presentazione degli smartphone ma il quadro inizia ad essere sempre più chiaro. Tutto ciò che abbiamo riportato, sebbene ripreso da molte fonti e in momenti diversi, potrebbe non corrispondere al vero; man mano che ci andremo avvicinando al momento del lancio, le indiscrezioni diventeranno sempre più corpose e verosimili.
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