Sono trascorsi quattro anni da quando è iniziata la battaglia legale tra Apple e Spotify, avente ad oggetto il comportamento del colosso di Cupertino che, a dire della contendente, violerebbe i principi della concorrenza.
Ebbene, pare che la Commissione Europea possa essere orientata verso una soluzione di compromesso, ossia un provvedimento che in parte ricorderebbe quello che è stato adottato negli Stati Uniti nella controversia tra Apple ed Epic Games.
Una possibile soluzione alla controversia tra Apple e Spotify
Ricordiamo che la vicenda ha inizio nel 2019, quando Spotify denuncia il colosso di Cupertino di tenere una condotta anticoncorrenziale: Apple, infatti, viene accusata di favorire il suo servizio di musica in streaming, il tutto a svantaggio di quelli offerti da altre aziende.
A dire di Spotify, infatti, il colosso di Cupertino con Apple Music ha la possibilità di offrire la sottoscrizione al servizio all’interno della stessa applicazione senza penalità mentre gli altri devono invece pagare ad Apple il 30% dei ricavi per fare la stessa cosa e ciò sarebbe quasi impossibile se si considera quanto limitati siano i margini in cui si muovono i servizi musicali in streaming.
Inoltre, secondo le regole dell’App Store l’applicazione di Spotify non ha la possibilità di comunicare agli utenti altri modi per iscriversi al servizio.
Alla fine dello scorso anno la Commissione Europea ha raggiunto una sorta di verdetto preliminare, riconoscendo che effettivamente le accuse di Spotify sono fondate e la condotta di Apple si pone in contrasto con le norme UE che regolano la concorrenza.
La soluzione che potrebbe essere adottata dalle autorità comunitarie potrebbe essere simile a quella relativa alla controversia negli Stati Uniti tra Epic Games ed Apple (accusata di limitare la concorrenza con specifico riferimento al popolare gioco Fortnite).
Pare, infatti, che la Commissione Europea si concentrerà su un singolo aspetto e cioè se Apple abbia il diritto di impedire a Spotify di suggerire ai suoi utenti metodi alternativi di abbonamento al servizio.
Se dovesse essere effettivamente questa la strada intrapresa dalla Commissione Europea, Apple potrebbe continuare a spingere gli utenti a sfruttare il sistema di sottoscrizione in-app ma, allo stesso tempo, Spotify potrebbe invitare gli utenti a ricorrere a metodi alternativi per abbonarsi.
Apple si è detta soddisfatta per il fatto che le autorità europee abbiano deciso di limitare il caso antitrust a tale ultimo aspetto e che, pertanto, sia stata considerata legittima la commissione che richiede alle altre aziende per sfruttare il suo servizio di pagamenti in-app.
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