La nuova fabbrica di Tesla in Messico sta calamitando l’attenzione di un gran numero di addetti ai lavori, dopo gli annunci dei giorni passati. Si tratta infatti di un tassello estremamente importante nel quadro della strategia dell’azienda californiana, in quanto permetterà di abbattere i costi di produzione e rendere ancora più competitivo il marchio a livello globale. Proprio nel corso delle ultime ore sono emersi alcuni dettagli i quali fanno capire in maniera esauriente il ruolo centrale che l’impianto è destinato ad assumere nelle fortune future di Tesla.
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La gigafactory messicana di Tesla produrrà un milione di veicoli all’anno
Il nuovo sito produttivo messicano di Tesla sarà ubicato a Santa Catarina, nello stato settentrionale del Nuevo Leon, e rappresenterà uno dei più grandi stabilimenti a livello globale, con dimensioni le quali dovrebbero arrivare quasi al doppio di quelle che caratterizzano la fabbrica di Austin, in Texas.
I cantieri dovrebbero iniziare i propri lavori già entro la fine di questo mese, mentre per quanto riguarda gli autoveicoli prodotti al suo interno, dovrebbero essere immessi sul mercato al più tardi tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.
Le indiscrezioni che stanno circolando in queste ore accreditano l’ipotesi di un’area grande circa 17 chilometri quadrati, contro i 10 raggiunti dall’insediamento di Austin. Secondo le affermazioni rilasciate dal primo cittadino di Santa Catarina, Jesus Nava, l’investimento previsto in un primo momento è nell’ordine dei 5 miliardi di dollari, con la creazione di circa 5mila nuovi posti di lavoro. Posti che in un momento come l’attuale sono naturalmente in grado di far apprezzare ancora di più quanto sta accadendo.
Numeri peraltro destinati a raddoppiare in seguito e i quali fanno capire al di là delle semplici parole la vera e propria gara che si è scatenata tra le varie regioni messicane per ospitare il nuovo stabilimento del gruppo californiano. Una volta che sarà arrivato alla massima capacità produttiva, saranno un milione all’anno i modelli che usciranno dal suo interno.
Non sono ancora noti i modelli
Se le cifre e i numeri sono stati esplicitati da Jesus Nava, non è ancora chiaro invece cosa sarà prodotto nel sito del Nuevo Leon. Durante il recente Investor Day è stato lo stesso Elon Musk ad affermare che i modelli assemblati in Messico faranno parte di una nuova generazione di veicoli. Mentre quello che è considerato il numero due di Tesla, Tom Zhu, presidente della divisione cinese del brand, nel corso di un’intervista ha affermato che al suo interno saranno assemblati i primi veicoli basati sulla piattaforma Gen 3, per poi essere assegnati anche alle altre gigafactory sparse nel globo.
Oltre alle auto elettriche, sembra però che saranno prodotti anche batterie e chip, almeno stando a quanto affermato dal governatore della regione, Samuel Garcia. Un piano produttivo il quale spiegherebbe quindi la grande ampiezza del terreno acquistato da Tesla.
Lo stesso Garcia ha poi ricordato che il gruppo statunitense potrebbe fare da apripista ad altri investitori, come succede solitamente in questi casi. Al tempo stesso resta in piedi il problema derivante dalla scarsità di acqua potabile che affligge la regione. Un problema che è stato bypassato da Tesla assicurando il riciclo del liquido necessario per le le catene di montaggio e gli altri processi che avverranno all’interno del nuovo insediamento.
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