Meta ha annunciato di non essere riuscita a rinnovare l’accordo di licenza con la SIAE, la Società Italiana degli Autori ed Editori, vedendosi costretta a rimuovere tutti i brani del repertorio dalla propria libreria musicale.
Un portavoce di Meta ha dichiarato che l’azienda si impegnerà al massimo per raggiungere un accordo con SIAE che soddisfi tutte le parti interessate, visto che attualmente mantiene un accordo con oltre 150 Paesi nel mondo e vede la possibilità per gli utenti di condividere ricordi con la loro musica preferita come una priorità assoluta.
I brani protetti dal diritto d’autore e repertorio della SIAE verranno mantenuti nella libreria musicale di Meta ma non potranno essere utilizzati fino a nuovo accordo: questo andrà ad impattare i Reels, il feed e le Storie di Instagram e Facebook, che vedranno i contenuti interessati bloccati o silenziati a meno che l’utente non vada a selezionare un nuovo brano presente e utilizzabile dalla libreria musicale.
Anche la SIAE si esprime al riguardo con una nota
Mogol, il presidente onorario della SIAE, ha espresso il suo disappunto per la decisione di Meta, sottolineando che queste piattaforme guadagnano miliardi ma sono restie a pagare gli autori, che si guadagnano da vivere proprio grazie al copyright dei loro brani musicali. La decisione della società di Mark Zuckerberg va in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono battuti nel corso degli ultimi anni.
La stessa SIAE è poi intervenuta in una nota dichiarandosi sconcertata dalla decisione e ribadendo la sua disponibilità a trovare un accordo equo e trasparente per il corretto utilizzo dei contenuti tutelati. La società ha infatti mantenuti aperti i rapporti con Meta in buona fede, convinti che avrebbero trovato un accordo nonostante l’azienda fosse priva di una licenza dal 1 gennaio 2023 e continuasse ad utilizzare brani protetti dal diritto d’autore sui propri social network.
Enzo Mazza, Direttore Generale di Fimi, la Federazione dell’industria musicale, ha infine auspicato che le due società interessate possano trovare presto un accordo, visto che la recente normativa ha stabilito regole ben precise per l’utilizzo della musica online.
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