Sono passati più di due anni dal “caso Euromediashop“, sito italiano che offriva prezzi particolarmente allettanti per l’acquisto di PlayStation 5, Xbox Series X, iPhone 12 e altri prodotti di elettronica di consumo molto desiderati. Chiunque ne abbia memoria, ricorderà senz’altro che si trattò di una truffa, ora giudicata come tale dallo stesso Tribunale di Brindisi che il 30 marzo ha condannato il titolare, Christian Ciciriello, a quattro anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Dovrà pagare inoltre una multa di 3960 euro oltre alle spese processuali.
Ora è arrivata la sentenza del Tribunale e siamo naturalmente soddisfatti, anche perché ultimamente erano arrivate indicazioni di segno opposto da parte di alcune Procure, con l’archiviazione di alcune truffe che ci hanno deluso e amareggiato. Il verdetto che arriva da Brindisi dà speranza ed infonde anche coraggio e forza. Di fronte alle frodi non bisogna arrendersi, ma combattere e con impegno e pazienza, come in questo caso, si può vincere.
Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici, l’associazione dei consumatori che si batté per il caso Euromediashop, ha salutato con queste parole la sentenza di condanna del titolare del sito di e-commerce che, poco prima delle festività natalizie del 2020 truffò parecchie persone. Sarebbero stati circa mille gli acquirenti ingannati dai prezzi particolarmente vantaggiosi per l’acquisto delle PlayStation 5, console di Sony che a quei tempi era fra l’altro difficile da trovare, tanto più in promozione.
Le PS5, ma anche smartphone, portatili e altri prodotti di elettronica di consumo non vennero mai consegnati da Euromediashop, il cui titolare in un primo momento promise di provvedere o di rimborsare i clienti. Pochi giorni dopo un’emittente TV locale scoprì tuttavia che il magazzino indicato sul sito in realtà non esisteva e che l’indirizzo dell’azienda riportava a un capannone chiuso e senza alcuna insegna. Al che, racconta lo stesso Giacomelli, portammo il caso all’attenzione dell’Antitrust ed avviammo una class action a tutela dei consumatori raggirati, poi, dopo pochi giorni, ci fu il colpo di scena: il titolare si presentò nella caserma della Guardia di Finanza di Brindisi per confessare tutto, pentendosi e scusandosi con i clienti. E ora, a distanza di poco più di due anni, la condanna di Christian Ciciriello per truffa da parte del Tribunale di Brindisi mette la parola fine su questa vicenda.
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