Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato del rinvenimento di un brevetto depositato da Apple nel settembre dello scorso anno inerente una custodia di ricarica per AirPods con display esterno interattivo; una notizia che ha suscitato grande interesse e infiammato gli animi degli appassionati.

Ebbene, oggi trattiamo un brevetto che ha come protagonista l’Apple Watch e, in particolare, i suoi cinturini che potrebbero dotarsi di una nuova tecnologia in grado di rilevare i movimenti più impercettibili dei muscoli al fine di interagire con lo smartwatch stesso. Scopriamone i dettagli.

In futuro si potrà interagire con l’Apple Watch tramite il movimento dei muscoli

Come accennato nell’articolo di cui sopra, le grandi aziende sono solite depositare numerosi brevetti i quali non necessariamente indicano l’intenzione di realizzare un prodotto o un software bensì ne segnalano l’intensa attività di ricerca e sviluppo portata avanti dai colossi di questo calibro.

Il brevetto, depositato il 31 agosto 2022 e pubblicato in data odierna dal titolo “Elettrodi per il riconoscimento dei gesti”, spiega come, in futuro, l’Apple Watch sarà in grado di rilevare i movimenti dei muscoli delle dita e della mano attraverso degli elettrodi posti nel cinturino per abilitare nuovi paradigmi d’interazione con il proprio dispositivo.

Nel brevetto, il cui documento completo è disponibile pubblicamente a questo indirizzo, viene asserito come l’implementazione di un sistema del genere sia necessaria per permettere alle tecnologie legate ai controlli gestuali di migliorare; viene, inoltre, spiegato che l’attuale modo di rilevare i gesti, tramite i movimenti del polso e del corpo, in generale, sia carente nella precisione di rilevamento e di esecuzione poiché fisicamente distanti dal dispositivo che li deve rilevare (l’Apple Watch, in questo caso).

Tuttavia, un sistema ingegnerizzato all’interno del cinturino dell’orologio consentirebbe di aprire a una moltitudine di modi di interazione i quali, peraltro, sarebbero socialmente accettabili e poco discreti, a differenza dei controlli gestuali attuali.

Come funzionerebbe questa nuova tecnologia?

Sebbene la teoria sia affascinante, veniamo alla pratica sul funzionamento di questo nuovo sistema di gesti. I suoi alleati principali sarebbero degli elettrodi configurati ad hoc per rilevare i segnali elettromiografici (EMG) ovvero l’attività elettrica generata dalla contrazione dei muscoli.

La precisione di questo sistema è tale da poter rilevare in alcuni casi il movimento dei muscoli flessori, estensori nonché dei tendini del braccio e dell’avambraccio per innescare delle attività sull’Apple Watch.

Come spesso accade con i brevetti di questo tipo, l’intento è più quello di illustrare il funzionamento della tecnologia da un punto di vista tecnico piuttosto che mostrare dei casi d’utilizzo reali. Nonostante questo, come anticipato, gli scenari sono potenzialmente illimitati visto l’enorme assortimento di gesti e movimenti rilevabili.

In aggiunta, nel documento viene sottolineato come il suddetto sistema possa essere anche modulare e in grado di accogliere accessori in grado di espanderne le capacità e favorire una migliore trasmissione del segnale allo smartwatch:

Per rilevare i segnali EMG, è possibile formare più file di elettrodi e cavi conduttivi nel cinturino di un orologio o di un altro dispositivo da polso. In alcuni esempi, la fascia può includere connessioni elettriche rimovibili (ad esempio, un connettore pogo pin) per consentire l’instradamento dei segnali dell’elettrodo ai circuiti di elaborazione nell’alloggiamento del dispositivo indossato dal polso.

Sebbene si tratti di un brevetto, dunque di un’idea esplorata internamente sulla quale non ci sono ulteriori certezze, documenti del genere ci offrono la possibilità di sbirciare al futuro dei dispositivi che usiamo quotidianamente; in attesa di accoglierli nel presente.

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