Mancano due mesi all’inizio della WWDC23, l’annuale conferenza per sviluppatori di Apple che, oltre a tutti i nuovi sistemi operativi, dovrebbe presentare ufficialmente il Reality Pro, primo visore per la realtà aumentata e per la realtà virtuale della mela morsicata.
Proprio questo visore, secondo l’analista Kuo, potrebbe rappresentare l’ultima spiaggia per il settore dei visori AR/VR, mai effettivamente esploso. Intanto, spunta il brevetto di un HomePod con fotocamera ma il motivo di tale implementazione potrebbe stupire.
Indice:
Apple ha iniziato a spedire gli inviti per la WWDC23
Circa una settimana fa, Apple ha annunciato le date ufficiali della Worldwide Developer Conference 2023 (WWDC23), conferenza annuale per gli sviluppatori che, nell’edizione 2023, si svolgerà dal 5 al 9 giugno.
Da allora, sono iniziate ad emergere sempre più indiscrezioni su cosa potremmo aspettarci dalla conferenza e, in linea di massima, questo appuntamento annuale è l’occasione per conoscere la prossima generazione dei sistemi operativi, mobili e non, della mela morsicata: quest’anno toccherà ad iOS 17, iPadOS 17, watchOS 10, macOS 14 e tvOS 17.
A partire da ieri sera, il colosso di Cupertino ha iniziato ad avvisare gli sviluppatori e gli studenti che sono stati selezionati (secondo un’estrazione casuale tra le richieste pervenute dal 29 marzo al 4 aprile) per partecipare alla giornata di apertura della WWDC23.
On the day of my 10th year anniversary of moving to the US and attending my first WWDC. Is this a sign? :O pic.twitter.com/178vUV6i8S
— Ramy (@majouji) April 5, 2023
Gli sviluppatori e gli studenti selezionati per partecipare potranno visitare il campus Apple Park, potranno assistere “in presenza” al keynote di apertura della conferenza (storicamente l’evento principale), potranno interfacciarsi direttamente con gli ingegneri Apple, visitare il Developer Center, partecipare alla cerimonia degli Apple Design Awards e godere di tutte le attività organizzate in quel di Cupertino.
Il visore AR/VR di Apple è la novità più attesa della WWDC23
Al netto delle novità a cui Apple ci ha abituati negli anni, il WWDC23 sembra candidata ad ospitare l’annuncio ufficiale del primo visore per la realtà virtuale e per la realtà aumentata del colosso di Cupertino, con annesso nuovo sistema operativo che girerà a bordo di esso.
Il dispositivo in questione dovrebbe chiamarsi Reality Pro e potete vederlo nell’immagine di copertina, in un render realizzato (sulla base di precedenti indiscrezioni) dal designer Ian Zelbo che lo ha condiviso su Twitter, indicando che “sarebbe divertente qualora il dispositivo finale non assomigli per niente al suo concept”.
In un primo momento, si pensava che il visore potesse debuttare già nel corso del mese di aprile ma, successivamente, le indiscrezioni sono andate a convergere verso la WWDC23 come finestra di lancio per il dispositivo.
Recentemente, Tim Cook ha fatto luce sul visore di Apple lasciando intendere che l’azienda ha finalmente compreso la potenzialità di questi dispositivi e che farà in modo di far ricredere anche i più scettici, ribadendo che ci sono sempre stati tanti scettici per ogni nuovo prodotto del colosso di Cupertino.
Secondo l’analista Kuo si tratterebbe di un “o la va, o la spacca”
Sull’argomento, tramite una nuova nota per gli investitori, è tornato anche il noto analista Ming-Chi Kuo, sostenendo come l’annuncio di Apple si configuri come l’ultima spiaggia per il mercato dei visori AR/VR.
Kuo ha preso in esame le difficoltà enormi che hanno affrontato Sony e Meta per ottenere un’adozione diffusa dei propri dispositivi in questo segmento del mercato: il Quest Pro di Meta ha venduto circa 300000 unità; Sony, ha ridotto di circa il 20% il suo piano di produzione 2023 del visore PlayStation VR2. Il più grande player cinese del settore, Pico, ha visto un calo delle spedizioni del 40% rispetto alle previsioni.
Sono queste le basi che portano l’analista a immaginare che le sorti del settore dipendano quasi interamente da Apple e il suo Reality Pro:
“Al momento non ci sono prove sufficienti per suggerire che i visori AR/VR possano diventare il prossimo prodotto di punta nell’elettronica di consumo nel prossimo futuro. L’evento di annuncio di Apple è probabilmente l’ultima speranza per convincere gli investitori che il visore AR/MR potrebbe avere la possibilità di essere il prossimo prodotto di punta nell’elettronica di consumo“.
Come sarà il Reality Pro di Apple?
Stando alle indiscrezioni, il primo visore Reality Pro di Apple dovrebbe configurarsi come un prodotto ultra premium che andrà a posizionarsi sul mercato intorno ai 3000 dollari.
Per quanto concerne le specifiche, dovrebbe fornire una innovativa configurazione a tre display con due pannelli micro-LED a risoluzione 4K.
A bordo, dovrebbe girare l’inedito xrOS (o realityOS); inoltre, è prevista un’app companion per iOS 17 e iPadOS 17, fondamentale per l’utilizzo del dispositivo.
Il colosso di Cupertino starebbe anche lavorando ad un secondo visore, decisamente più economico del primo, che non dovrebbe comunque essere pronto prima del 2025.
Spunta il brevetto di un HomePod con fotocamera
Oltre ai prodotti inediti, spesso Apple si trova a rivedere profondamente alcuni dispositivi già presenti all’interno del proprio ecosistema: oggi torniamo a parlare degli HomePod, gli smart speaker del colosso di Cupertino.
Il mese scorso è emerso che la prossima generazione di HomePod potrebbe essere dotata di uno schermo da sette pollici, allontanando il dispositivo dai canoni di semplice smart speaker per renderlo una sorta di smart display, in diretta concorrenza con gli Amazon Echo Show e i Google Nest Hub.
Le idee dei designer della mela morsicata, però, procedono su più binari. Nelle ultime ore, stando a quanto riportato dalla testata giornalistica IT Home, Apple avrebbe depositato un brevetto su HomePod presso l’USPTO (United States Patent and Trademark Office), ovvero l’ufficio brevetti statunitense.
Lo schizzo del brevetto aggiunge una fotocamera allo smart speaker ma la cosa interessante è che l’obiettivo non sia quello di consentire agli utenti di effettuare videochiamate FaceTime o di tenere sotto controllo cosa succede in casa.
Niente videochiamate o roba simile, ecco a cosa potrebbe servire
Stando alla descrizione del brevetto, lo scopo dell’introduzione di una fotocamera su HomePod servirebbe per migliorare il controllo dei dispositivi per la smart home e superare un problema comune, specie per coloro che hanno molti dispositivi controllabili tramite la voce: doversi ricordare tutti i nomi dei singoli dispositivi per non sbagliare.
In sostanza, la fotocamera consentirebbe ad HomePod di riconoscere la persona che invia la richiesta e, o in base alle preferenze dell’utente o in base al dispositivo che l’utente sta indicando, potrebbe procedere con l’attivazione/disattivazione del dispositivo senza che l’utente debba effettivamente ricordarsi il nome.
Guardando l’immagine riportata poco sopra, si vede ad esempio un utente che chiede a Siri di accendere una lampada situata su un tavolino; attraverso la fotocamera integrata, lo smart speaker seguirà lo sguardo dell’utente per acceendere la lampada corretta.
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