Buone notizie per chi usa l’app Strava per registrare le proprie attività, perché ora ha modo di gestire lo streaming di Spotify direttamente da lì, senza dover passare da un’app all’altra. L’integrazione in questione, disponibile anche in Italia, è senza dubbio fra le più attese novità del noto social network per sportivi, che dopo aver comprato FATMAP per migliorare le mappe 3D, e aver integrato i video nelle attività, introduce una funzione importante quanto attesa.
Come usare Spotify su Strava e perché
Spotify, come molti altri servizi di terze parti integrati su Strava (ad esempio le app di Garmin, di Suunto, Trailforks, eccetera) è ora collegabile con il proprio account, facoltà che permette di ascoltare le musica, i podcast e i contenuti di Spotify direttamente dall’app di Strava durante la registrazione di un’attività. Piccola premessa, nel momento in cui scriviamo non ci risulta ancora disponibile in Italia, ma potrebbe essere questione di giorni.
Il lettore musicale integrato mostra alcune delle proprie playlist, artisti e album ascoltati di recente, oltre ad altri contenuti consigliati in base ai propri ascolti e alla musica e podcast popolari nella propria area. Di buono c’è che non serve avere un abbonamento a Spotify, ma ovviamente l’esperienza d’uso rispecchia la propria tipologia di utente: cioè chi non è abbonato potrà riprodurre i contenuti solo in ordine casuale e interrotti da annunci pubblicitari. E il bello è che non serve sottoscrivere un abbonamento a Strava per poterne usufruire, il che è un gran vantaggio.
Comunque, per usare Spotify sull’app di Strava bisogna toccare l’icona con la nota musicale dalla schermata di registrazione di una nuova attività. Da lì Strava rimanda l’utente sul Google Play Store o sull’App Store per scaricare l’app di Spotify, ma se l’utente l’ha già installata sul proprio smartphone basterà effettuare l’accesso e confermare l’autorizzazione alla connessione di Spotify con Strava per concludere la configurazione.
Il lettore musicale integrato si divide in quattro sezioni: la prima mostra artisti, brani e puntate di podcast vari in base ai propri ascolti; la seconda è intitolata I tuoi show e raccoglie i podcast riprodotti di recente; “Altro di ciò che ti piace” è la terza area riservata alle playlist; mentre l’ultima è “Ascoltate di recente”, sezione che include gli ultimi contenuti riprodotti. Utile segnalare inoltre che se il lettore è in pausa o interrotto per più di 30 secondi l’app Spotify viene aperta automaticamente per riconnettersi, connessione che tuttavia riprenderà automaticamente non appena si preme di nuovo play.
Come anticipato è un’integrazione che elimina la necessità di passare da un’app all’altra ogni volta che si desidera gestire la riproduzione, cambiare brano o playlist di Spotify. C’è però da dire che la novità, per certi versi, arriva un po’ tardi, soprattutto ora che la maggior parte delle persone che utilizzano Strava se ne servono non tanto per registrare ma come app contenitore, in cui condividere le attività già registrate con altri dispositivi. I ciclisti si affidano i ciclocomputer, i corridori e chi fa sport all’aperto come escursioni, passeggiate, ma anche nuoto, usa gli smartwatch per tenere traccia delle proprie attività.
Per i principianti, per i meno assidui e meno smaliziati è tuttavia una novità apprezzabile, che testimonia l’impegno di Strava a migliorare un social network ormai senza rivali. Come anticipato, l’integrazione è già attiva anche in Italia.
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