Snapchat ha recentemente reso disponibile My AI, il chatbot basato su GPT di OpenAI, a tutti i 750 milioni di utenti attivi al mese, a pochi mesi di distanza dal rilascio del bot esclusivamente per gli utenti abbonati alla piattaforma.
Il funzionamento di My AI all’interno di Snapchat è molto semplice e completamente integrato: può essere aggiunto alle chat di gruppo menzionandolo con “@”, e gli utenti possono personalizzarne l’aspetto e il nome con un avatar personalizzato Bitmoji. Il bot può consigliare filtri di realtà aumentata da utilizzare con la fotocamera all’interno dell’applicazione, oltre a suggerire luoghi da visitare dalla scheda mappe e a permettere all’utente di conversarci in maniera naturale.
Evan Spiegel, CEO di Snapchat, vede la collaborazione tra la piattaforma e OpenAI come un elemento critico per il futuro del social network, in un periodo in cui anche colossi come Microsoft e Google stanno cercando di integrare l’intelligenza artificiale all’interno dei propri motori di ricerca.
Il futuro di My AI secondo il CEO di Snapchat
Al momento le funzioni di My AI sono abbastanza limitate e seguono perlopiù le capacità conversazionali che abbiamo già avuto modo di vedere con ChatGPT. Il CEO di Snapchat ha mostrato anche diversi esempi di come può essere utilizzato il bot, chiedendogli di creare storie della buonanotte per bambini o itinerari di viaggio completi.
In futuro il bot potrebbe anche permettere agli utenti di inviare messaggi visivi e ricevere risposte generate di conseguenza: in un esempio mostrato durante la presentazione, il CEO di Snapchat ha inviato al bot la foto di alcuni pomodori ricevendo in risposta un’immagine generata di una zuppa.
L’iniziale lancio di My AI per gli utenti paganti di Snapchat non era iniziato però nel migliore dei modi, con alcuni che avevano fatto notare esempi del bot che istruiva una ragazzina di 13 anni a sedurre un uomo più grande di lui. Per questo motivo Spiegel ha confermato che d’ora in avanti il chatbot terrà in considerazione l’età inserita dagli utenti in fase di registrazione e risponderà e modulerà il proprio comportamento di conseguenza.
Nonostante questi piccoli problemi di gioventù, la maggior parte delle interazione con My AI all’interno di Snapchat sono state positive, con più di due milioni di utenti che utilizzano il bot ogni giorno e più del 99,5% delle risposte generate che rispettano le linee guida della piattaforma.
A questo proposito Evan Spiegel si considera entusiasta dell’AI generativa, che vede come uno “strumento creativo fantastico” che permetterà a Snapchat di fare un importante passo in avanti nella tecnologia, anche se resta ancora poco chiaro come l’azienda intenda sfruttare questa tecnologia sul piano pubblicitario.
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