Qualche giorno fa abbiamo dato un rapido sguardo a quelle che sono le principali novità attese in occasione dell’evento Apple di giugno, il WWDC 2023, tra queste figura una novità particolarmente attesa dagli utenti: iOS dovrebbe consentire il sideload delle applicazioni.
Con questo termine si intende la possibilità di scaricare ed installare applicazioni tramite store alternativi, pratica da sempre disponibile su Android ma sempre osteggiata con forza da Apple che, in più di un’occasione, l’ha indicata come principale causa dell’aumento di malware e virus sui dispositivi mobili.
L’attesa dell’apertura dell’azienda verso gli store di terze parti deriva dall’obbligo di sottostare alle normative europee cui è soggetta Apple, nello specifico il Digital Markets Act; questo però vale solo entro i confini dell’Unione Europea, motivo per cui secondo Gurman, l’azienda non consentirà agli utenti di effettuare questa pratica al di fuori del vecchio continente.
Apple non consentirà il sideload delle app in iOS 17 fuori dall’Europa secondo Gurman
Durante la partecipazione ad una puntata del podcast dei colleghi di MacRumors, Gurman ha espresso il suo parere riguardo alla questione del sideload delle app in iOS 17, secondo lui Apple non fornirà tale possibilità agli utenti negli Stati Uniti e in qualsiasi altro mercato che non sia quello interno europeo; Apple sarebbe infatti obbligata dalle normative vigenti ad aprire agli store di terze parti solo nei seguenti Paesi:
- Austria
- Belgio
- Bulgaria
- Croazia
- Repubblica di Cipro
- Repubblica Ceca
- Danimarca
- Estonia
- Finlandia
- Francia
- Germania
- Grecia
- Ungheria
- Irlanda
- Italia
- Lettonia
- Lituania
- Lussemburgo
- Malta
- Olanda
- Polonia
- Portogallo
- Romania
- Slovacchia
- Slovenia
- Spagna
- Svezia
Anche gli utenti del Regno Unito verranno probabilmente esclusi, visto che in seguito alla Brexit non sono più tenuti a sottostare alle disposizioni legislative europee; secondo Gurman Apple non espanderà tale pratica nel resto del mondo, a meno che sia obbligata a farlo in futuro da nuove leggi; al contempo egli ritiene che l’azienda difficilmente pubblicizzerà il sideload in occasione dell’evento WWDC, ma è più probabile che punti ad un’implementazione in sordina:
Sarei un po’ sorpreso se lo annunciassero al WWDC e ne facessero una caratteristica di spicco per i consumatori. Penso che vogliano minimizzarlo tanto quanto possibile. Allo stesso tempo, penso che questa sia stata un’impresa importante all’interno dell’azienda. È stato un progetto esaustivo su tutta la linea, in diverse divisioni, in tutti i servizi, in tutta l’ingegneria del software, in tutti i reparti di Apple. Legale, marketing, sicuramente il dipartimento dell’App Store.
Tutto ciò si stima possa avere un costo notevole per l’azienda, motivo per cui Apple non concederebbe agli utenti nulla più di quanto obbligata a fare dalle normative in vigore; inoltre Gurman ipotizza che la società addebiterà un costo agli sviluppatori (una specie di commissione) per avere le loro app disponibili per il sideload in Europa, oltre ad istituire processi di revisione per le applicazioni e gli sviluppatori.
Non ci resta dunque che attendere il 9 giugno per scoprire se le previsioni di Gurman siano esatte, o se invece Apple abbia trovato il modo di spacciare anche questa come una grande novità esclusiva.
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