Con l’avvento e la diffusione di Internet tutti abbiamo cambiato radicalmente il modo in cui compriamo le cose. “Lo shopping è diventato un’esperienza fluida”, titola Google in un recente rapporto in cui, attraverso varie ricerche, esplora alcune tendenze che nei prossimi cinque anni prevede diventino delle colonne portanti della vendita online di prodotti e servizi, importanti sia per chi vende che per chi acquista.

Presente e futuro dello shopping secondo Google

Una delle tendenze più importanti che Google ha rilevato è il fatto che, sempre di più, lo shopping è un’esperienza fluida e omnicanale (una strategia di marketing che prevede un approccio olistico da parte di un marchio nella vendita dei suoi prodotti, comprensivo quindi di tutti i canali, ergo i social).

Già oggi è molto semplice constatarlo ma nei prossimi anni secondo Big G questa strategia si evolverà e punterà sempre di più a proporre agli utenti nuovi prodotti e servizi direttamente nei feed social di Instagram, Facebook e TikTok, nelle Storie, guardando video in streaming o giocando ai videogiochi. L’idea che sta alla base è far sì che non sia più soltanto l’utente a cercare qualcosa, ma diventa fondamentale il contrario: che il prodotto e il brand trovi il suo pubblico, usufruendo dei luoghi digitali più frequentati dalle persone, soprattutto i social.

È da due a tre volte più probabile che gli acquirenti più giovani abbiano fatto acquisti utilizzando i social media emergenti sottolinea Google alla luce di un sondaggio che ha preso in considerazione 2720 utenti della generazione Z (i maggiorenni nati dopo il 1997 in questo caso) e millennials o generazione Y (anni ’80 e primi ’90) da una parte, e dall’altra 3066 persone di età maggiore.

Sono ovviamente i più giovani, quelli della generazione Z il nuovo pilastro dello shopping, la prima a essere cresciuta nel digitale e che anche per questo trascorre più tempo online di qualsiasi altra. I brand e i rivenditori devono pertanto adattarsi alle abitudini di questi ultimi, nonostante ancora oggi più della metà degli acquisti avvengano ancora nei negozi fisici, per il 42% secondo la generazione Z, per il 38% per i millennials secondo un altro sondaggio condotto negli Stati Uniti lo scorso anno. È quindi evidente che il grosso dello shopping già riguarda l’online, fattore che di anno in anno diventerà sempre più un dato di fatto, anche grazie alle sicurezze che oggi come oggi sono garantite dai brand, rivenditori ed e-commerce vari. Allied Market Research non a caso ha previsto che già entro il 2025 la percentuale di spesa dei marketplace online sarà pari al 45-50%, per inciso.

Nonostante la caccia al prezzo più basso sia ovviamente preminente, un altro recente studio condotto da Google evidenza tuttavia l’importanza che ricoprono fattori quali le consegne rapide, i resi gratuiti o altri vantaggi che un sito può offrire rispetto a un altro, pareggiando l’eventuale disparità di prezzo. I negozi online e gli stessi produttori dovranno quindi sì sapersi muovere in un mondo digitale sempre più variegato e complesso, ma anche saper offrire ai clienti certe garanzie che oggi come ad oggi sono diventate imprescindibili, specie per i più giovani e per chi è abituato a fare acquisti online.

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C’è il problema del consenso e della gestione dei dati degli utenti, cioè dei metodi con cui chi vende riesce a trovare il potenziale acquirente, ricerca che passa per gli identificatori personali, tramite le app, i social network e l’utilizzo che se ne fa, argomenti di cui gli utenti hanno ora maggior consapevolezza e quindi attenzione. Secondo il Global Monitor di Kantar, nota società di ricerca, il 79% dei consumatori afferma di essere preoccupato per la protezione dei propri dati e per la privacy su internet, il 72% teme usi impropri dei dati personali da parte delle aziende o delle persone.

Ma il futuro dello shopping online si muove su queste basi, e col passare del tempo il marketing andrà sempre più in questa direzione, cercando il cliente giusto, con il messaggio giusto sulle piattaforme giuste, con un approccio omnicanale che prevederà anche l’utilizzo di soluzioni di intelligenza artificiale utili a snellire tutti quei processi e a massimizzare il rendimento.

Maggiori dettagli sulle tendenze future dello shopping online secondo Google, e le fonti delle diverse ricerche citate li trovate in questo articolo.

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