Microsoft Edge è stato scavalcato ancora una volta da Safari, che dopo più di un anno torna ad aggiudicsi il secondo posto fra i browser desktop più utilizzati di aprile 2023. Nonostante i due siano vicinissimi in termini di share, e nonostante le differenze rispetto al mese precedente siano molto risicate, è una notizia perché gli sforzi di Microsoft nell’implementare nuove tecnologie di intelligenza artificiale pare non abbiano portato particolari frutti, almeno per ora.
Al primo posto fra i browser desktop c’è sempre Google Chrome, inarrivabile per tutti gli altri, mentre sotto il podio i soliti Firefox e Opera, che insieme non arrivano nemmeno al 10% dello share totale.
La classifica dei browser desktop più usati e qualche analisi
I dati provengono da Statcounter Global Stats, un sito che analizza il traffico dei siti web dal 1999. Fra le altre cose, ogni mese pubblica lo share dei rapporti che analizzano la diffusione dei browser, rapporti raffinabili attraverso vari parametri utili per considerare i dati relativi soltanto ai desktop o solo mobile, provenienti da uno specifico paese o da un intero continente.
La parte che ci interessa è quella globale relativa ai browser desktop, area in cui ad aprile 2023 Safari ha scavalcato di nuovo Microsoft Edge dopo più di un anno (da marzo 2022). Il primo ha ottenuto uno share dell’11,87% in crescita rispetto al mese precedente (10,92%, il secondo dell’11%, viceversa in flessione rispetto all’11,13%.
Sono cambiamenti non particolarmente rilevanti considerando le continue variazioni di mese in mese che lo stesso grafico qui sotto evidenzia. Ma si può notare anche che il browser di Apple dal mese di dicembre scorso è tornato a crescere costantemente, guadagnando in pochi mesi quasi il 3% di share, andamento che non ha registrato invece Microsoft Edge, che rimane più o meno stabile da quasi un anno ormai, posizionandosi fra il 10% alto e l’11% basso nel settore dei browser desktop.
Di per sé non sarebbe una questione interessante se escludiamo da una parte il fatto che Microsoft ha dismesso Internet Explorer in questi ultimi mesi, con lo scorso 14 febbraio come data d’addio definitiva, e dall’altra la questione relativa alle soluzioni di intelligenza artificiale di OpenAI, che ultimamente sono arrivate anche su Edge.
Se il primo fattore è rilevante fino a un certo punto, perché nonostante l’azienda abbia cercato di dirottare i suoi utenti sul nuovo browser, Internet Explorer era obsoleto da un pezzo, la seconda ha tutt’altra rilevanza, sia per i miliardi di dollari investiti, sia per gli sforzi di Microsoft nel voler implementare queste nuove tecnologie.
Già a inizio febbraio su Microsoft Edge l’integrazione dell’intelligenza artificiale di OpenAI, con le funzioni di chat e di composizione Bing AI basate sui modelli di ChatGPT, pochi giorni più tardi arrivate anche su smartphone e da metà marzo disponibili per tutti sulla barra laterale del browser. Un paio di settimane dopo Edge ha integrato inoltre Image Creator, una soluzione IA basata su DALL-E che permette di creare immagini a partire da alcuni semplici comandi, direttamente dalla stessa barra laterale del browser desktop che integra gli altri strumenti.
Ma a quanto pare la risposta da parte degli utenti è ancora scarsa, limitata ai pochi smanettoni e curiosi che hanno seguito e seguono questa “rivoluzione” che Microsoft sta portando anche altrove, probabilmente anche su Windows 12 in futuro. Ci vorrà del tempo prima che gli utenti possano beneficiarne in massa, la maggior parte dei quali utilizza Google Chrome, dove soprattutto su desktop è per tutti gli altri inarrivabile, con un 66,13% di share registrato ad aprile 2023 che conferma ancora una volta un dominio ormai storico.
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