Nell’era digitale in cui viviamo alcune abitudini tecnologiche sono diventate parte integrante della nostra vita quotidiana e modificarle può rivelarsi una sfida. Un esempio è il browser web che utilizziamo ogni giorno per navigare su internet, Molti preferiscono installare Google Chrome sui propri dispositivi, snobbando i browser preinstallati come Microsoft Edge o Safari. Questo perché, dopo anni di utilizzo, siamo abituati alle funzionalità e alle impostazioni offerte dal browser di Google, che ci forniscono un senso di continuità quando passiamo a un nuovo dispositivo. Tuttavia, questa situazione sembra non essere vista di buon occhio da alcuni colossi del settore, tra cui Microsoft.

Per usare Outlook e Teams bisogna passare da Microsoft Edge

Recentemente è emersa la notizia che Microsoft starebbe cercando di imporre l’utilizzo del proprio browser, Microsoft Edge, agli utenti di Outlook e Teams. Lanciata ufficialmente da pochi anni (precisamente nel 2020), la nuova versione di Edge ha decretato la fine dell’epoca di Internet Explorer (e della versione precedente che portava lo stesso nome del browser attuale) e si è affermato come uno dei migliori browser sul mercato, anche grazie al fatto che questa volta sia basato su Chromium. Nonostante ciò, sebbene le quote di mercato siano leggermente in risalita, il successo sperato non è ancora arrivato: molti utenti di Windows continuano a prediligere Google Chrome e, addirittura, un recente rapporto ha evidenziato che, nonostante l’introduzione dell’intelligenza artificiale con Bing AI, Edge avrebbe perso il secondo posto nel mercato dei browser per computer in favore di Safari.

Di fronte a questo scenario Microsoft ha deciso di adottare misure poco gradite per cercare di ribaltare la situazione. È notizia di queste ore, infatti, che gli amministratori IT hanno ricevuto notifiche tramite il centro di amministrazione di Microsoft 365, secondo cui Outlook e Microsoft Teams eviteranno di utilizzare il browser predefinito per aprire i link, costringendo gli utenti a servirsi di Microsoft Edge. Tuttavia, sembrerebbe che le impostazioni del browser predefinito non verranno modificate e gli utenti potranno continuare ad usare alternative come Google Chrome per il resto delle operazioni quotidiane.

Questa scelta di forzare l’utilizzo di Edge per l’utilizzo di due applicazioni fondamentali – soprattutto in ambito business, ma non solo – del sistema operativo Windows ha suscitato perplessità e malcontento tra gli utenti. Molti si sono chiesti se questa scelta sia realmente nell’interesse dell’utente o se risponda piuttosto a una strategia aziendale volta a promuovere il proprio browser a discapito delle alternative disponibili sul mercato. Microsoft ha tentato di difendere la propria posizione affermando che l’intento è quello di offrire un’esperienza d’uso più fluida e agevole, che limiti la necessità di passare continuamente tra diverse finestre e schede aperte. Tuttavia questa giustificazione non è stata ritenuta convincente dagli utenti e, come è evidente, non è riuscita neppure a placare le critiche, in quanto molti utenti ritengono che la loro libertà di scelta venga compromessa da questa imposizione unilaterale.

Se Microsoft vuole davvero conquistare gli utenti e migliorare la percezione del proprio browser potrebbe dover ripensare al modo in cui sta gestendo la situazione. Forzare l’adozione di un browser specifico potrebbe non essere la soluzione migliore per aumentarne l’uso su scala globale. Sarebbe opportuno, invece, concentrarsi sullo sviluppo di nuove funzionalità e sull’ottimizzazione delle prestazioni del proprio browser, rendendolo una scelta più interessante per gli utenti che, come dicevamo in apertura, sono ormai abituati a usare lo stesso browser da anni e non vedono la necessità di effettuare il passaggio. Nel corso dei prossimi giorni vedremo come Microsoft gestirà la situazione e vi terremo aggiornati nel caso di eventuali comunicazioni e decisioni in merito da parte dell’azienda.

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