In occasione del keynote di apertura della WWDC 2023, Apple ha aperto le danze annunciando la prossima versione del sistema operativo per iPhone, ovvero iOS 17, che arriverà, al pari di tutte le altre novità software annunciate, nel corso dell’autunno di quest’anno. La nuova iterazione non apporta uno stravolgimento all’interfaccia, visto con iOS 16, bensì si occupa di cesellare e affinare alcune parti chiave del sistema operativo (come il centro di controllo e la schermata di blocco) introducendo comunque novità interessanti (come l’app Journal) e arricchendo le capacità dei servizi proprietari.

Grande assente della presentazione di iOS 17 è il sideloading – ovvero la possibilità per gli utenti di iPhone e iPad di installare applicazioni e software scaricati dal web – e l’apertura ad app store di terze parti, novità ampiamente attese in seguito alle pressioni tramutatesi in decisioni dei legislatori europei in materia di tutela della concorrenza nella forma del DSA (Digital Services Act) e del DMA (Digital Market Act). Facciamo chiarezza.

Apple sarà costretta a rendere “aperto” iOS, prima o poi

Approvati dal Parlamento europeo nel luglio dello scorso anno; queste due regole costituiscono un pacchetto di norme stabilite dall’Unione Europea volte a regolamentare i mercati digitali online cercando di limitare il potere dei cosiddetti gatekeeper (per maggiori dettagli a riguardo vi rimandiamo al nostro articolo dedicato) ai quali è imposto di rendere le proprie piattaforme più competitive e user friendly, aprendole a più opzioni quali sideloading e app store di terze parti al fine di garantire una maggiore competizione.

A mettere il bastone tre le ruote ad Apple in particolare è stato il Digital Markets Act e le norme riguardanti i mercati digitali: il DMA, entrato in vigore nel novembre dello scorso anno, avrebbe iniziato ad applicare effettivamente sul campo le suddette norme a partire dal mese scorso andando così a influenzare i player digitali coinvolti tra cui il gatekeep per eccellenza: Apple.

In seguito all’approvazione ed entrata in vigore del DMA si sono intensificati i rumor e le informazioni trapelate nei quali si segnalava come Apple si stesse preparando a rispettare i vincoli imposti DMA già a partire da iOS 17 offrendo dunque l’apertura ad app store di terze parti e il sideloading confinando, però, questa soluzione all’Europa, area di competenza del Digital Markets Act.

Un primo passo in questa direzione segnerebbe una vera e propria rivoluzione per il giardino dorato del gigante di Cupertino il quale, per natura e ideali, fin dalla fondazione ha sempre rifiutato ogni tipo di apertura a terzi preferendo isolare il proprio ecosistema a favore di una sicurezza e un’ottimizzazione senza pari nel panorama tecnologico a scapito della flessibilità e della concorrenza, agli occhi dei legislatori. Per tutti questi motivi, l’attesa di iOS 17 verteva su questo stravolgimento, che però non c’è stato, almeno per ora.

Quando arriveranno il sideloading e gli app store di terze parti su iPhone e iPad?

Ebbene, le prime beta per sviluppatori della nuova iterazione del sistema operativo sono già state rese disponibili – in forma gratuita, peraltro – e dei cambiamenti di cui sopra non pare esserci traccia. A questo punto della roadmap di rilascio è altamente improbabile che Apple decida di implementare una funzione così importante in maniera discreta, soprattutto senza averla svelata in sede di presentazione, un’occasione che l’azienda non sfrutta meramente per annunciare nuovi prodotti ma anche per stabilire e orientare la narrativa attorno a essi. È lecito aspettarsi che il colosso decida di sfruttare il proprio potere mediatico, al suo picco nel corso dei keynote, per mettersi in buona luce agli occhi dei consumatori e degli investitori e scrivere la propria narrativa.

La questione, dunque, è meramente temporale in quanto Apple sarà comunque costretta ad apportare le modifiche per via dei vincoli imposti dal DMA entro il 6 marzo 2024, stando alle scadenze riportate dall’UE. A questo punto lo scenario più probabile è che il sideloading e l’apertura ad App Store di terze parti possano fare il loro debutto sul palco del WWDC 2024 con iOS 18.

Potrebbe interessarti anche: L’IA grande assente alla WWDC23, ma pare sia stata una scelta oculata di Apple

I nostri contenuti da non perdere: