Amazon sta valutando l’idea di lanciare una versione di Prime Video supportata da annunci pubblicitari. La notizia arriva da fonti anonime tramite il Wall Street Journal, il quale afferma che le discussioni si trovano ancora nelle fasi iniziali ma si sono protratte nel corso di queste ultime settimane.

Secondo le fonti, Amazon starebbe esaminando diverse opzioni per implementare gli annunci pubblicitari all’interno della piattaforma, come ad esempio mostrare più annunci agli attuali abbonati Prime Video mantenendo il costo attuale e aggiungendo un’opzione per pagare di più e avere un servizio privo di pubblicità ma con altre funzionalità aggiuntive.

Al momento, Amazon Prime Video in Italia viene offerto al costo di 49,99 euro all’anno o 4,99 euro al mese ed è possibile aggiungere altre sottoscrizioni senza pubblicità a servizi esterni come Paramount+ o Infinity Selection tramite i Prime Video Channels.

L’introduzione di un abbonamento “base” supportato da annunci pubblicitari metterebbe Amazon Prime Video alla pari di servizi come Disney + o Netflix, che hanno introdotto questi tipi di abbonamenti già da diversi mesi anche nel nostro Paese. Tuttavia non ci sono ancora informazioni sull’eventuale costo di questa tipologia di abbonamento, né sulla durata degli annunci pubblicitari, che secondo le fonti dovrebbero essere brevi.

Questa scelta potrebbe essere una mossa strategica per Amazon

L’idea di una versione di Prime Video supportata da annunci pubblicitari potrebbe essere una mossa strategica per Amazon, in quanto l’azienda è già profondamente impegnata nell’industria pubblicitaria. Secondo i rapporti dell’ultimo trimestre, l’azienda ha generato 9,5 miliardi di dollari dalle pubblicità e l’aggiunta di ulteriori annunci pubblicitari all’interno del servizio in streaming potrebbe tradursi in risultati ancora più favorevoli.

Sembrerebbe inoltre che Amazon sia in trattativa anche con Warner Bros. Discovery e Paramount per offrire le versioni supportate da pubblicità di Max e Paramount+ all’interno di Prime Video. In questo modo l’azienda potrebbe anche recuperare fondi in un periodo storico in cui sta andando incontro a licenziamenti e condizioni economiche incerte, offrendo allo stesso tempo una maggiore flessibilità di scelta per gli utenti.

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