La vicenda la conosciamo bene tutti ormai, anche nel Bel Paese, dopo un iniziale periodo di sperimentazione in America Latina, Canada, Nuova Zelanda, Portogallo e Spagna, il celebre servizio di streming Netflix ha imposto le nuove regole riguardo alla condivisione degli abbonamenti. La decisione dell’azienda ha scatenato il classico putiferio in rete, con schiere di utenti agguerriti e pronti a disdire i propri abbonamenti, ma sarà andata realmente così?
Nonostante i primi abbandoni di qualche mese fa, secondo i dati condivisi dalla società di analisi Antenna, negli Stati Uniti Netflix ha registrato un notevole aumento dei nuovi abbonati in seguito al blocco della condivisione delle password; diamo insieme un’occhiata.
La strategia di Netflix sulla condivisione dell’abbonamento sembra funzionare, in futuro gli altri servizi potrebbero seguire l’esempio
L’intera questione ha suscitato parecchie perplessità tra gli utenti, inizialmente infatti non erano poi così chiare le nuove regole ma nel giro di qualche giorno tutto è stato chiarito (potete leggere qui il nostro articolo su come condividere Netflix in base alle nuove regole).
L’intento della piattaforma nell’attuazione delle nuove regole era quello di aumentare il numero dei propri abbonati e sembra proprio che la società abbia scelto la strada giusta per raggiungere il proprio obbiettivo: stando ai dati condivisi infatti, Netflix avrebbe registrato negli Stati Uniti, tra il 25 e il 28 maggio, una media di 73.000 nuovi abbonamenti al giorno, circa il 102% in più rispetto alla media dei 60 giorni precedenti.
Dal grafico qui sopra possiamo notare come la recente crescita della piattaforma sia addirittura superiore a quella registrata a inizio pandemia, ma il numero di abbonati non è stata l’unica cosa ad aumentare in seguito al blocco della condivisione delle password, dopo il rilascio dei dati di Antenna infatti le azioni di Netflix sono aumentate di circa il 13%.
È bene sottolineare come ci siano state anche diverse disdette degli abbonamenti esistenti, ma la società afferma che le nuove attivazioni superano di gran lunga questi dati; quanto condiviso lo ribadiamo è frutto di uno studio di una società esterna, non si tratta quindi di dati ufficiali Netflix che dovrebbe riportare i guadagni trimestrali intorno alla metà di luglio, anche se è plausibile che non ci siano poi così tante differenze.
A quanto pare dunque, almeno per il mercato statunitense, la strategia di Netflix si è rivelata vincente facendo registrare alla società un notevole aumento di nuovi abbonati; sarà interessante conoscere in futuro i dati inerenti al mercato italiano, visto che è innegabile che ci siano differenze tra il modo di pensare nostrano e quello d’oltre oceano, gli utenti del Bel Paese avranno realmente abbandonato in massa la piattaforma come annunciato con tanta foga sul web? O zitti zitti avranno sottoscritto un nuovo abbonamento anche loro?
Ancor più interessante sarà vedere come reagiranno le piattaforme concorrenti che al momento tollerano la condivisione degli account e che addirittura hanno sbeffeggiato Netflix al riguardo; qualora i dati venissero ufficialmente confermati, in futuro tutti i servizi di streaming potrebbero seguire la strada tracciata da Netflix, adeguandosi alla nuova strategia per ottenere una pioggia di nuovi abbonati. Non ci resta che attendere per scoprirlo.
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