In questi giorni si è fatto un gran parlare del fatto che il marchio Vision Pro sia stato già registrato in Cina da Huawei da più di 4 anni. Si tratta di un caso tutt’altro che nuovo per Apple, ma che potrebbe portare l’azienda a vendere il visore con un altro nome, in Cina. Per ora né Apple, né Huawei hanno rilasciato dichiarazioni in merito, né ci sono casi legali in corso, ma basta guardare indietro nel tempo o cercare meglio nei database delle agenzie di brevetti e marchi per comprendere come la situazione possa allargarsi ad altre aziende.
I colleghi di 9to5Mac hanno ad esempio scovato almeno 58 registrazioni del marchio Vision Pro, nome che non sorprende sia stato già depositato nei database più volte da aziende di vario genere, che nel farlo debbono tuttavia specificare quali sono i servizi per i quali si intende utilizzarlo. Se un’azienda di prodotti di illuminazione deposita “Vision Pro” per una lampada e lo associa a categorie di prodotto relative (illuminazione, luci, e simili) la registrazione risulta valida e difendibile già prima della commercializzazione effettiva, ma solo per le categorie merceologiche relative.
Quindi quando Apple ha registrato il marchio “Vision Pro”, categorizzandolo come prodotto per hardware, software e servizi informatici, nessun altro ha e avrà la possibilità di registrare lo stesso nome per quelle categorie, al netto di eventuali novità. Perché il problema è che Huawei depositò questo stesso nome già il 16 maggio 2019 al China Trademark network (un’agenzia che si occupa di brevetti, di marchi e di altri servizi in materia), fatto che dà all’azienda il diritto esclusivo dal 28 novembre 2021 al 27 novembre 2031 secondo quanto emerso. Ed essendo la categoria merceologica relativa a prodotti come dispositivi virtuali da indossare, apparecchiature radio e televisive, rappresenta di fatto un problema per Apple.
Oltre a Huawei, potrebbe complicare le cose al nuovo visore della Mela anche Cognex, un’azienda specializzata in prodotti 2D e 3D che già in passato aveva registrato il marchio Vision Pro. Non è chiaro se si tratti di un fornitore di Apple o se l’azienda abbia già raggiunto un accordo sull’uso del marchio, accordo che non escludiamo possa finire per risolvere anche gli eventuali problemi con Huawei. Per ora sembra sia questo lo scenario più probabile; Apple procedette in maniera simile già nel 2012 quando pagò circa 60 milioni di dollari a Proview Technology per i diritti sul marchio iPad in Cina.
Ma nel caso in cui fra le aziende esterne e di un certo peso ci sia solo Huawei ad aver registrato il marchio Vision Pro, l’azienda potrebbe anche decidere di cambiare il nome solo per la Repubblica Popolare, oppure di non commercializzarlo affatto. Quest’ultima è l’ipotesi meno verosimile, considerando l’importanza del mercato cinese, ma di sicuro ne sapremo di più nei prossimi mesi nel caso dovessero emergere problemi legali o altre eventuali rivendicazioni.
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