Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha deciso di prorogare di tre mesi la scadenza per il pagamento dell’imposta sostitutiva per le transazioni che vedono come oggetto le criptovalute. Se inizialmente la scadenza era fissata per il 30 giugno, ora il termine di riferimento è quello del 30 settembre. La scadenza in oggetto era stata introdotta con la Legge di Bilancio approvata in vista di quest’anno dal Parlamento, che per la prima volta in assoluto aveva allargato il suo raggio d’azione anche agli asset virtuali.
Criptovalute: il pagamento dell’imposta sostitutiva è slittato al prossimo 30 settembre
La notizia relativa allo slittamento della scadenza relativa al pagamento dell’imposta sostitutiva introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 è contenuta all’interno di un comunicato stampa pubblicato sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Un comunicato molto scarno, il quale recita testualmente:
“Il Ministero dell’economia e delle finanze comunica che una prossima disposizione normativa prorogherà di tre mesi, dal 30 giugno al 30 settembre 2023, i termini per il versamento dell’imposta
sostitutiva delle cripto-attività, il cui regime fiscale è stato ridefinito in legge di bilancio.”
Il riferimento è alla legge approvata in Parlamento con la quale per la prima volta si è provato a dare organicità ad una materia, quella relativa alle criptovalute, che sino a quest’anno era stata affrontata in maniera frammentaria, soprattutto sotto forma di indicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Tra le novità in oggetto, occorre proprio ricordare la definizione data a questo genere di attività, indicate come “una rappresentazione digitale di valore o di diritti che possono essere emessi, trasferiti e memorizzati elettronicamente, utilizzando la tecnologia di registro distribuito o una tecnologia analoga”.
Per effetto di questo provvedimento, Bitcoin e Altcoin sono ora assoggettati ad un’aliquota del 26%, come del resto accade per la maggior parte delle rendite finanziarie, con la parziale esclusione dei titoli di Stato e poche altre. Aliquota che viene applicata sulle plusvalenze che sono ottenute facendo trading con gli asset virtuali.
L’imposta sostitutiva ora prorogata, è pari al 14% sul valore o il costo di acquisto delle criptovalute possedute dai singoli contribuenti al 1° gennaio del 2023. Il pagamento può essere effettuato dagli interessati in una soluzione unica, oppure ricorrendo a tre versamenti di pari importo , tali da comportare un aggravio del 3% in termini di interessi.
Gli articoli della Legge di Bilancio che avevano affrontato il tema sono quelli dal 126 al 147 e tra le altre cose prevedono anche la possibilità di sanare quanto non dichiarato alla data del 31 dicembre del 2021, violando le disposizioni che già esistevano sul monitoraggio fiscale e quelle che impongono di dichiarare gli eventuali redditi derivanti da tali attività.
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