È partita una nuova sperimentazione di Autostrade per l’Italia sulla guida autonoma, un prima fase volta a collaudare un sistema di comunicazione per le nuove tecnologie su tratti aperti al traffico di A8 e A26. Riguarda nello specifico il controllo di una soluzione che consente ai veicoli di comunicare con le infrastrutture anche in mancanza di segnale satellitare, un aspetto cruciale per il funzionamento della guida autonoma, ad esempio in galleria o nei tratti in cui la copertura è ridotta o assente.
Dopo aver già sperimentato questo nuovo sistema in ambiente protetto e in un tratto autostradale (nella Galleria “Le Croci”, posizionata fra Calenzano e Barberino), i test proseguono sulla A8 e sulla A26 a partire dal mese di luglio, in un progetto noto come “Intelligent Roads” che rientra nel programma “Mercury”, il cui obiettivo è garantire infrastrutture più sicure e progredire in tema decarbonizzazione e digitalizzazione dei sistemi di mobilità.
Movyon è il centro per la ricerca del Gruppo ASPI che si occupa dell’implementazione di queste nuove tecnologie di supporto alla guida autonoma, tecnologie ideate e testate assieme al Politecnico di Milano da cui è nato per l’appunto questo sistema di comunicazione in fase di collaudo. Si tratta di una tecnologia che si basa sulla comunicazione wireless tra il veicolo e le antenne RSU (Roadsite Unit) presenti lungo la rete e consente all’auto di ricevere informazioni utili relative al posizionamento di precisione e al mantenimento costante del livello di automazione lungo il percorso, fattori chiave per poter tenere attiva la guida autonoma di livello 3 in galleria e in assenza di segnale satellitare. Per inciso, la modalità di guida di livello 3 è il primo dei 5 livelli a consentire la guida senza intervento umano in situazioni specifiche attraverso tecnologie in grado di effettuare automaticamente le manovre di sorpasso, di sterzata, di accelerare o frenare.
“Il settore del trasporto su gomma sta attraversando una fase di trasformazione e innovazione caratterizzata da numerosi trend in evoluzione: l’elettrificazione dei veicoli, i nuovi servizi digitali di mobilità, la connettività e la guida autonoma. Con sperimentazioni all’avanguardia guardiamo al futuro e diventiamo protagonisti del cambiamento con l’obiettivo di rendere la nostra infrastruttura sempre più sicura, innovativa e connessa. Grazie al programma Mercury, supportiamo lo sviluppo dei veicoli a guida autonoma, lavorando al miglioramento continuo dei livelli di affidabilità e sicurezza” ha commentato per l’occasione Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia.
Sviluppare un’infrastruttura connessa e all’avanguardia è importante non soltanto per la guida autonoma, ma per incrementare la sicurezza e per migliorare la mobilità nel complesso. L’obiettivo di Mobyon è rendere la rete autostradale tecnologica e digitalizzata, per andare oltre la situazione attuale in cui è l’auto che si ritrova a dover raccogliere in autonomia i dati tramite i sensori che monta, verso un sistema connesso più efficace e sicuro dove i veicoli possono ricevere un maggior numero di informazioni anche nei casi in cui le condizioni sono difficili (scarsa visibilità, ostacoli, eccetera), grazie allo scambio di dati sia fra veicolo e veicolo, sia fra veicolo e infrastruttura.
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