Sono giorni di novità interessanti per il sistema operativo ChromeOS di Google: il colosso di Mountain View ha appena annunciato l’implementazione del supporto alla tecnologia PDF OCR in Chrome, con la conseguente possibilità di convertire immagini in testo ed interagirvi secondo le proprie necessità.

Tanto per restare in argomento, vi ricordiamo che giusto ieri vi abbiamo parlato dell’ambizioso progetto Chromebook X, con il quale Big G si propone di alzare l’asticella della qualità per il mondo dei Chromebook; sempre a proposito di Chrome, la versione di iOS è stata potenziata con un poker di nuove funzioni. Per queste novità, vi rimandiamo ai nostri articoli dedicati, ora andiamo dritti al punto.

PDF OCR su ChromeOS: l’annuncio di Google

In sede di presentazione di un manipolo di novità rivolte al mondo degli studenti e degli educatori — l’annuncio è arrivato nel contesto di ISTE, un evento dedicato alle tecnologie per il mondo dell’istruzione —, Jonathan Bernal, Product Manager di ChromeOS, ha posto l’accento sulla necessità di andare incontro alle esigenze di tutti gli utenti che abbiano difficoltà a leggere e che, in conseguenza di ciò si vedano precluso l’accesso a tantissimi contenuti presenti sul web. Le analisi condotte internamente parlano di oltre 360 miliardi di PDF inaccessibili alle persone cieche e ipovedenti che si affidino a tecnologie di lettura del contenuto mostrato sullo schermo.

I discorsi portati avanti ormai da oltre un trentennio, insomma, non hanno prodotto i progressi sperati, per questo motivo Google ha deciso di mettersi in gioco puntando ancora una volta sull’intelligenza artificiale: è proprio l’AI ad alimentare alcune nuove funzioni integrate di Chrome. Se lo scorso marzo era stata annunciata la modalità lettura di Chrome come in arrivo per Google Chrome che per i dispositivi ChromeOS, adesso Big G ha rilanciato con la disponibilità estesa a tutti i computer facenti uso del browser Chrome.

La seconda nuova funzione annunciata prende le mosse da una soluzione che Google aveva lanciato nel 2019: la descrizione delle immagini permette agli utenti di ottenere delle descrizioni di immagini visualizzate tramite il browser di Google, anche se non etichettate. Ebbene, edificando su questa base, Big G porta maggiore sfruttabilità per i PDF attraverso la possibilità di convertire le immagini in testo sul browser Chrome sui dispositivi ChromeOS. Ciò implica che nel momento in cui un utente facente uso della modalità lettura dovesse imbattersi in un file PDF non provvisto del testo alternativo (vale a dire la descrizione dell’immagine), sarà il lettore dello schermo ad occuparsi direttamente della conversione dell’immagine in testo — a mezzo della tecnologia PDF optical character recognition (OCR) —, provvedendo poi alla lettura dello stesso. È bene precisare che la novità è stata annunciata da Google nelle scorse ore, tuttavia il roll out della funzione prenderà il via soltanto nei mesi a venire (il periodo preciso non è stato reso noto).

Google ha corredato l’annuncio anche di un’immagine che sintetizza alla perfezione la modalità di utilizzo della funzione in discorso: come si legge chiaramente, gli utenti potranno servirsi della conversione in discorso aprendo il menu laterale e selezionando Convert image to text.

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Altre novità

Nello stesso contesto, sono arrivati anche degli altri annunci importanti, a partire dal Google for Education Hub, che si rivolge innanzitutto agli sviluppatori e raccoglie le app funzionanti con gli strumenti di Google for Education. Qui si segnala soprattutto la partnership con Adobe per offrire licenze gratuite di Adobe Express for Education alle scuole facenti uso di Chromebook negli Stati Uniti.

A proposito di Chromebook, ci sono dei nuovi strumenti in Google Admin che offrono agli amministratori un maggiore controllo della situazione:

  • i ChromeOS Data Controls permettono di impostare delle regole ben precise, ad esempio per impedire il copia/incolla da certi siti, screenshot, condivisione della schermata e stampa;
  • prossimamente, gli utenti potranno gestire le impostazioni di webcam e microfono da un’unica posizione, per una maggiore semplificazione.

In materia di sicurezza, sono stati annunciati gli accordi strategici con CrowdStrike, Palo Alto Networks e Netskope.

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