L’estremo tentativo della Federal Trade Commission (FTC) di bloccare l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft è fallito e il colosso di Redmond può quindi concludere l’operazione, che ha un valore di quasi 70 miliardi di dollari.

La Corte d’appello del Nono Circuito degli Stati Uniti, infatti, ha rigettato la richiesta della FTC volta ad ottenere una sospensione dell’acquisizione di Activision Blizzard, lasciando così campo libero a Microsoft.

L’acquisizione di Activision da parte di Microsoft si farà

Ricordiamo che il mese scorso è stato emesso un ordine restrittivo temporaneo per impedire a Microsoft e Activision di concludere l’acquisizione fino alla pronuncia del giudice Jacqueline Scott Corley sulla richiesta della FTC di un’ingiunzione preliminare.

Il giudice Corley ha quindi respinto la richiesta di ingiunzione della FTC (ha stabilito che la Federal Trade Commission non è riuscita a dimostrare che la fusione avrebbe danneggiato i consumatori), concedendo tuttavia all’ente un termine fino alle 23:59 del 14 luglio per ottenere una sospensione di emergenza da parte della Corte d’appello.

Ebbene, dato che ciò non è accaduto, Microsoft e Activision sono ora libere di portare a compimento l’accordo in qualunque momento.

Grande soddisfazione per la decisione della Corte d’appello è stata espressa da Brad Smith, Presidente di Microsoft, che vede finalmente avvicinarsi il raggiungimento del traguardo di una vicenda che probabilmente è durata ben oltre i programmi del colosso di Redmond.

A questo punto Microsoft e Activision Blizzard sperano di riuscire a chiudere l’accordo entro la scadenza di martedì e, in tal caso, le azioni di Activision verranno cancellate dall’indice Nasdaq-100 prima dell’apertura del mercato azionario lunedì.

Il colosso di Redmond e Activision devono ancora risolvere i problemi con l’Autorità per la concorrenza e i mercati (CMA) nel Regno Unito, che ha bloccato l’accordo per problemi legati al cloud gaming all’inizio di quest’anno.

Non ci resta altro da fare che darvi appuntamento al prossimo capitolo di questa vicenda.

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