Nella mattinata di oggi, 25 luglio 2023, il Consiglio europeo ha approvato il nuovo regolamento sull’infrastruttura per i combustibili alternativi ponendo una serie di obiettivi per il quinquennio fra il 2025 e il 2030. Fra le novità più significative spicca la volontà di realizzare un maggior numero di stazioni di ricarica per auto e altri veicoli elettrici, ma a partire dal 2030 l’Europa intende installare su strada anche varie stazioni di rifornimento di idrogeno e rendere più trasparenti e semplici i pagamenti per effettuare ricariche e rifornimenti.
Per l’ufficialità bisogna attendere la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, prevista dopo l’estate, ma l’approvazione odierna da parte del Consiglio UE segna un via libera pressoché definitivo per la realizzazione delle seguenti misure volte a semplificare gli spostamenti con i nuovi veicoli sostenibili, con l’obiettivo di ridurre in modo significativo l’impronta di carbonio del settore dei trasporti.
Le nuove infrastrutture di ricarica secondo l’Europa
Questo nuovo regolamento sull’infrastruttura per i combustibili alternativi fa parte del cosiddetto “Fit for 55%“, un pacchetto di riforme e regolamenti economici e sociali promulgati dall’Unione Europea per contrastare il cambiamento climatico e ridurre le emissioni di gas serra, del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 per l’appunto. Entro il 2050 l’obiettivo è invece conseguire la neutralità climatica, cioè arrivare a una società e a un’economia a emissioni zero.
Con l’approvazione odierna da parte del Consiglio europeo, arrivata dopo una proposta di circa un anno fa poi negoziata con il Parlamento europeo nei mesi scorsi fino all’accordo provvisorio del 28 marzo 2023, si aggiungono a varie altre misure alcuni obiettivi da realizzarsi a partire dal 2025, obiettivi che coinvolgono soprattutto auto e altri veicoli elettrici.
Le misure previste
Per quanto riguarda le colonnine di ricarica rapida, a partire dal 2025 dovranno essere di almeno 150 kW e installate ogni 60 km lungo le principali arterie di trasporto dell’UE, lungo la cosiddetta rete TEN-T che collega i Paesi membri (qui per maggiori dettagli. Se queste ultime sono riservate ad auto e furgoni, per i veicoli pesanti dovranno essere installate stazioni di ricarica con una potenza minima di 350 kW, ogni 60 km lungo la rete centrale TEN-T e ogni 100 km sulla rete globale TEN-T con l’obiettivo di coprire l’intera rete entro il 2030.
A partire dal 2030 il provvedimento in questione prevede di installare in tutti i nodi urbani e ogni 200 km lungo la rete centrale TEN-T delle stazioni di rifornimento di idrogeno per auto e autocarri. Sempre a partire dal medesimo anno anche i porti marittimi che accolgono un certo numero di navi passeggeri di grandi dimensioni o navi container dovranno fornire elettricità da terra per queste ultime. Stesso discorso vale per gli aeroporti, che dovranno fornire elettricità agli aeromobili in stazionamento presso tutti i gate entro il 2025 ed entro il 2030 in tutte le postazioni remote.
Per quanto riguarda invece i pagamenti, il regolamento prevede per gli utenti di veicoli elettrici e a idrogeno la possibilità di pagare facilmente con carte o altre soluzioni senza che sia necessario un contratto o un abbonamento “e nella completa trasparenza dei prezzi. I gestori delle stazioni di ricarica e di rifornimento dovranno fornire ai clienti tramite strumenti elettronici le informazioni complete relative alla disponibilità, ai tempi di attesa e, per l’appunto, ai prezzi, a tutto vantaggio di una maggiore trasparenza dei servizi.
“Il nuovo atto legislativo è una pietra miliare del nostro pacchetto “Fit for 55%”, che prevede una maggiore capacità di ricarica pubblica nelle strade delle città e lungo le autostrade di tutta Europa. Siamo ottimisti sul fatto che, nel prossimo futuro, i cittadini potranno ricaricare le loro auto elettriche con la stessa facilità con cui oggi fanno rifornimento nelle stazioni di servizio tradizionali” ha commentato la ministra spagnola dei trasporti Raquel Sánchez Jiménez.
Come anticipato, salvo problemi, questo nuovo regolamento sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE dopo l’estate ed entrerà in vigore il ventesimo giorno dopo la pubblicazione, come di norma. Maggiori informazioni sono reperibili nel testo del “Regolamento sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi” visibile qui.
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