A distanza di poco più di 4 mesi dall’approvazione della Camera dei deputati, la legge contro la pirateria online trova applicazione attraverso l’AGCOM, che a partire dal prossimo 8 agosto avrà la facoltà di bloccare i siti pirata nei primi 30 minuti della trasmissione dell’evento in corso.
Lo ha annunciato nelle scorse ore la stessa Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni attraverso un comunicato stampa, commentato dal relatore del provvedimento, il Commissario Massimiliano Capitanio: “Con questa modifica, in perfetta sincronia con le novità introdotte dal Parlamento, AGCOM si pone ancora una volta all’avanguardia nel panorama europeo nel contrasto all’attività di pirateria online”.
L’approvazione è arrivata a seguito della seduta del 26 luglio del Consiglio dell’AGCOM, che ha accolto all’unanimità (con delibera 189/23/CONS) le modifiche al Regolamento sul diritto d’autore online in merito alla lotta contro la trasmissione illegale di partite di calcio, di gare e, più in generale, di contenuti sportivi in diretta e non solo.
L’Autorità ha così il potere di disabilitare l’accesso ai contenuti pirata nei primi 30 minuti di trasmissione dell’evento, attraverso “il blocco della risoluzione DNS dei nomi di dominio e il blocco all’instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi IP univocamente destinati ad attività illecite”, si legge nel comunicato stampa in questione.
Con tali misure l’AGCOM può inoltre emanare le cosiddette “ingiunzioni dinamiche” secondo quanto previsto dalla Raccomandazione della Commissione europea sulla lotta alla pirateria del 4 maggio 2023: “sulla base delle soluzioni previste dalla direttiva sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e prendendo spunto dalle esperienze maturate in alcuni Stati membri, la raccomandazione incoraggia il ricorso a ingiunzioni di blocco adattate agli eventi in diretta e, nel caso di eventi sportivi in diretta, invita gli Stati membri a riconoscere agli organizzatori di eventi sportivi la legittimazione a chiedere un’ingiunzione laddove ciò non sia attualmente possibile”.
Chi trasmette e chi guarda cosa rischia? I responsabili dei siti pirata rischiano la reclusione in carcere da 6 mesi a 3 anni e multe fra 2.500 e 15 mila euro; viceversa per gli utenti/spettatori sono previste sanzioni fino a 5 mila euro.
Il provvedimento, in linea con la legge n. 93 del 14 luglio 2023 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore mediante le reti di comunicazione elettronica) entrerà in vigore il prossimo 8 agosto, giorno a partire dal quale l’Autorità potrà intervenire per bloccare la diffusione dei contenuti pirata trasmessi in diretta, poco prima del calcio d’inizio della nuova stagione della Serie A 2023/24 in programma per sabato 19 agosto.
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