Microsoft sta rendendo più intelligente la gestione del refresh rate di Windows 11, con alcune novità che dovrebbero consentire al sistema operativo di gestire meglio frequenze di aggiornamento diverse su monitor diversi. Per il momento si tratta di novità ancora in via sperimentale, attualmente riservate ai canali di sviluppo di Windows 11, ma non dovrebbe mancare molto alla disponibilità globale.
“Abbiamo migliorato la logica di funzionamento del refresh rate per consentire frequenze diverse su monitor diversi a seconda della frequenza di aggiornamento di ciascun dispositivo e del contenuto visualizzato sullo schermo. Questo sarà di supporto per certe situazioni di multitasking quali il gioco e la visione di video simultanea” ha spiegato Microsoft nel comunicato legato a Windows 11 Insider Preview Build 25915, la versione del canale Canary in questione che introduce questa novità.
Oltre a questa situazione particolare è presumibile che un sistema in grado di gestire in maniera più intelligente la frequenza di aggiornamento dinamica (o variabile che dir si voglia), sia d’aiuto anche per tenere bassi i consumi. Non a caso, con attivo il DRR (dynamic refresh rate) ma con al tempo stesso selezionata la modalità di risparmio energetico, Windows 11 non attiverà la frequenza di aggiornamento più alta in qualsiasi situazione si presenti, fintanto l’utente non la disabiliterà.
Da segnalare anche il fatto che, qualora venga implementata per bene, una soluzione simile potrebbe perfino far sì che le ventole di alcune GPU girino meno spesso, con tutte le conseguenze del caso anche in termini di assorbimento della potenza.
Ad esempio, con questa novità gli utenti delle schede grafiche NVIDIA GeForce RTX Founder Edition delle serie 30 e 40 potrebbero ritrovarsi attivata più di frequente la modalità “zero RPM“, una funzione che non fa attivare le ventole delle GPU quando l’utente guarda ad esempio dei contenuti video su un monitor. Ma se si aggiunge un secondo display ad alta frequenza di aggiornamento, spesso la “zero RPM” viene disabilitata, situazione che potrebbe in questo caso non più capitare proprio grazie alla novità in questione.
In ogni caso, come anticipato per il momento si tratta di una novità riservata al canale Canary di Windows 11, contenuta nella versione Insider Preview Buld 25915 rilasciata giovedì scorso, 27 luglio. Vi aggiorneremo nel probabile caso in cui Microsoft la implementerà anche sulle versioni stabili di Windows.
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